[dropcap color=”#000000″ style=”style-1″ background=”#ffffff” ] L[/dropcap]a piccola Tafida Raqeeb è arrivata a Genova a bordo di un aereo-ambulanza da Londra e trasportata all’ospedale Gaslini, dove è stata ricoverata in terapia intensiva.
La piccola è in stato coscienza minima a causa di una grave lesione cerebrale, a Londra la famiglia aveva cominciato una dura battaglia legale per opporsi alla decisione dei medici inglesi di interrompere le cure vitali, chiedendo il trasferimento della figlia all’ospedale di Genova.
Il trasferimento di Tafida in aereo-ambulanza accompagnata dalla madre Shelina Begum, è stato supervisionato da un’equipe di specialisti dell’ospedale: il primario del reparto di Rianimazione Andrea Moscatelli, un anestesista rianimatore e personale infermieristico.
“Non sempre si può guarire, ma sempre si può e si deve prendersi cura dei nostri piccoli pazienti . Questo è quello che il Gaslini fa da oltre 80 anni, perché prendersi cura precede e moltiplica gli effetti delle cure”, ha ribadito il direttore generale del Gaslini Paolo Petralia anche lui all’aeroporto ligure Cristoforo Colombo per accogliere Tafida.
Ad aspettare la piccola all’aeroporto, oltre al padre Mohamed Raqeeb, era presente anche l’avvocato Filippo Martini, segretario di Giuristi per la vita, l’associazione di legali e magistrati che ha assistito per le questioni giuridiche italiane la famiglia nella complessa battaglia avviata contro il Royal London Hospital.
L’avvocato Martini ha fatto sapere di “chiesto per conto della famiglia la cittadinanza per Tafida per motivi umanitari”. “Abbiamo presentato domanda un mese e mezzo fa – ha spiegato -. Il ministro dell’Interno era ancora Matteo Salvini. L’abbiamo ripresentata anche con il nuovo governo, attendiamo risposta. La cittadinanza aiuterebbe i Raqeeb anche per i costi sanitari”.
“La situazione di Tafida non è disperata e non è tale da giustificare l’interruzione dei supporti vitali“, ha sottolineato Martini, ricordando i movimenti degli occhi segnalati a più riprese dalla madre in questa dolorosa e delicata vicenda. I genitori di Raqeeb, britannici ma originari del Bangladesh, si trasferiranno ora a vivere a Genova.
Tafida arriva a Genova e viene trasferita al Gaslini: chiesta la cittadinanza italiana per motivi umanitari

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