Il Tavolo tecnico sull’allattamento (Tas) del Ministero della Salute – da anni impegnato nella promozione dell’allattamento al seno – nel 2019 invitò la Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno tsrm e pstrp) a prendere parte al programma formativo da destinare al personale sanitario ad essa afferente, con l’intento di garantire una formazione appropriata ai professionisti che si interfacciano con le donne e l’allattamento.
Da quel momento l’impegno della Federazione è stato massimo grazie ad un gruppo di lavoro dedicato, che riflette le specificità delle 19 professioni sanitarie in materia di allattamento materno, nonché alla conseguente produzione di contributi ed iniziative.
L’ultimo apporto in ordine temporale è il webinar “Diamoci una mossa: sosteniamo l’allattamento” del 12 ottobre, in cui interverranno diversi professionisti attivi sul tema. Lo scopo di tale azione promotrice come dichiarato recentemente dalla Presidente della Federazione Teresa Calandra è “rafforzare il ruolo delle figure sanitarie coinvolte nella protezione, promozione e sostegno dell’allattamento a diversi livelli della società”. Di fatti, come da lei stessa sottolineato “se si rilancia il loro impegno nell’ambito della catena calda di supporto, puntando sulla formazione e sul rinnovamento dei sistemi esistenti, ci saranno maggiori possibilità di avere strutture sanitarie che favoriscano l’allattamento, comunità e luoghi di lavoro che offrano il dovuto supporto e politiche nazionali basate sulle evidenze scientifiche”.
In poche parole, un cambiamento necessario, con conseguenze a cascata su più livelli del nostro sistema sanitario.
Peraltro, come già anticipato dalla Federazione, all’interno del webinar, il “gruppo allattamento” attenzionerà in modo particolare quanto l’industria dei sostituti del latte materno sia in grado di influire sulle scelte di famiglie ed operatori.
Il latte umano sappiamo essere ricchissimo di nutrienti essenziali alla crescita e alle difese immunitarie del bambino. Tuttavia sarebbe riduttivo pensare all’allattamento solo come soddisfacimento di una necessità biologica, poiché rappresenta per il legame madre-bambino, un momento ricco di valenze affettive, psicologiche e relazionali.
Ovviamente bisogna anche comprendere e considerare le ragioni dell’eventuale non allattare o di un’interruzione precoce dello stesso, ragioni che in ogni caso non devono trovare origine nella mancanza del necessario sostegno, quanto in fattori soggettivi.
Dunque le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, seppur in forma e misure diverse, sono sempre più chiamate a sostenere tali diritti, anche attraverso una formazione appropriata e aggiornata alle nuove e diverse esigenze.
Promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento vuol dire, sicuramente e primariamente, tutelare la salute della madre e del bambino, ma comporterebbe anche dei cambiamenti economici, culturali ed organizzativi per le nostre strutture sanitarie.