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Scuole di specializzazione di area medica: il 26 luglio la prova di ammissione

Sarà il 26 luglio la data della prova nazionale di ammissione alle scuole di specializzazione di area sanitaria per l’anno accademico 2021/2022 che vedrà coinvolte migliaia di medici che si cimenteranno con un test nazionale necessario per intraprendere l’iter di formazione per diventare medici specialisti in una determinata branca medica. Il concorso rappresenta al contempo uno step obbligatorio per conseguire il titolo di medico specialista.

Con il decreto del 27 maggio 2022 del Direttore della direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio, pubblicato sia sul sito del MUR che su universitaly.it, è stata definita non solo la data della prova nazionale ma anche la data di inizio delle attività didattiche per tutti i medici che saranno ammessi ad una determinata scuola di specializzazione ovvero il 1° novembre 2022.

AL VIA LE ISCRIZIONI

Dal 31 maggio fino alle ore 15 del 9 giugno 2022 sarà possibile iscriversi al concorso esclusivamente in modalità telematica accedendo al portale universitaly e compilando la prima parte della procedura d’iscrizione, seguendo l’apposita procedura informatica e caricando la documentazione richiesta.

È stato fissato al 20 giugno 2022, invece, l’ultimo giorno disponibile per procedere al versamento del contributo di iscrizione pari a 100 euro. Per poter partecipare al concorso nazionale è necessario essere in possesso entro il 15 luglio 2022 della laurea magistrale in medicina e chirurgia e dell’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo entro la data di inizio delle attività didattiche ( 1° novembre 2022).

LA PROVA

La prova d’esame verterà su 140 quesiti a risposta multipla con 5 alternative di risposta (una sola esatta). Per ogni risposta esatta verrà assegnato 1 punto, per ogni risposta errata -0.25, e per ogni risposta non data 0 punti per un totale massimo di 140 punti. Il tempo per lo svolgimento della prova sarà pari a 210 minuti. Al punteggio conseguito nella prova verrà sommato un punteggio di massimo 7 punti relativo ai titoli in possesso di ogni candidato relativamente a punteggio di laurea, media ponderata complessiva dei voti degli esami sostenuti, tesi di carattere sperimentale e dottorato di ricerca.

Giovedì 11 agosto 2022 sarà pubblicata sulla pagina riservata di ciascun candidato sul sito www.universitaly.it la graduatoria unica di merito nominativa con l’indicazione, per ogni candidato, del punteggio ottenuto e della posizione in graduatoria. I candidati potranno effettuare le proprie scelte di tipologia e di sede improrogabilmente a decorrere da lunedì 5 settembre 2022 a lunedì 12 settembre 2022 ore 12.00 ed al contempo scegliere da una a tutte le tipologie di scuola e le relative sedi, indicandole liberamente secondo il concatenarsi dell’ordine di preferenza tipologia-sede. Naturalmente in base al punteggio ottenuto e alla posizione ottenuta il candidato potrà essere ammesso o meno ad una determinata scuola di specializzazione (malattie dell’apparato cardiovascolare, dermatologia, chirurgia generale ecc).

Il numero di posti disponibili per ciascuna specializzazione e relativa sede sarà indicato successivamente con provvedimenti integrativi.È importante sottolineare come il percorso italiano di specializzazione medica vada rivisto sotto tanti aspetti. Negli ultimi anni, grazie all’aumento ministeriale delle borse di specializzazione, si è ridotto il cosiddetto imbuto formativo ovvero il numero di medici che non potevano specializzarsi dopo la laurea, “rimanendo al palo”. Allo stesso tempo le scuole di specializzazione non sono state adeguate ad accogliere un numero così elevato di medici specializzandi a scapito della formazione degli stessi. Senza contare le tante denunce pubbliche relative alla scarsa qualità della vita lavorativa che sta portando tantissimi medici ad abbondonare il percorso di formazione.

È storia recente il caso di Salerno dove i medici in formazione specialistica erano obbligati ad eseguire flessioni e a comprare la colazione a tutto il personale del reparto per un ritardo di pochi minuti sul posto di lavoro. O ancora, la gestione di un reparto senza adeguata formazione, il sovraccarico di lavoro, il non rispetto dei percorsi di formazione minimi necessari al medico specializzando, la condizione di medico di “serie B”, associata a volte ad episodi di servilismo. Tanti aspetti su cui è necessario lavorare e fare tanto.

L’aumento delle borse di specializzazioni mediche, citato poc’anzi, non ha per adesso migliorato l’appetibilità e la grave carenza in alcune branche quali pronto soccorso, rianimazione ecc. Specializzazioni che per il loro impegno, dispendio e mancato adeguamento contrattuale ed economico restano spesso “snobbate” a favore di specialità che permettono una migliore qualità di vita. Inoltre, è necessaria una programmazione rigorosa sia sul numero di posti di accesso al corso di laurea in Medicina e chirurgia che sulle borse di specializzazione di area medica post laurea. Il rischio concreto è di passare da un imbuto formativo post laurea ad un imbuto lavorativo post specializzazione.

Programmazione: questa è la parola d’ordine che deve essere il primum movens di una riforma più strutturale e strutturata che ha visto come primo passo l’abolizione dell’ incompatibilità per il medico in formazione specialistica nell’intraprendere un master o un dottorato di ricerca durante la specializzazione. Grazie all’impegno di molte associazioni del settore, si auspica di inquadrare il medico in formazione non più come borsista ma come un professionista a tutti gli effetti con onori ed oneri. In parole semplici inquadrarlo per ciò per cui ha studiato e lavora quotidiniamanente: un professionista a tutti gli effetti. Non solo oneri ma anche “onori”.

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