Sono ben 70 i paesi nel mondo che il 30 maggio celebreranno la giornata mondiale dedicata alla sclerosi multipla. Un grande evento a supporto della ricerca e delle 133 mila persone in Italia che oggi ne soffrono. Un’occasione per festeggiare anche l’arrivo della prima terapia approvata in Italia, l’Ofatumumab.
“L’approvazione di questo farmaco, Ofatumumab, è un momento importante – ha raccontato Maria Trojano, Direttore dell’unità operativo di Neurologia e Neurofisiopatologia dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico di Bari e professore ordinario di Neurologia all’Università degli Studi Aldo Moro – perché ci permette di avere un’arma in più contro la sclerosi multipla recidivante remittente che è la forma più comune di sclerosi multipla. È un trattamento ad alta efficacia e mirato, perché colpisce soprattutto i linfociti B, che sono una particolare sottopopolazione dei globuli bianchi e hanno un ruolo molto importante nella patogenesi della malattia. Uno dei principali vantaggi di questo farmaco è che può essere autosomministrato una volta al mese direttamente a casa. Questo è un notevole vantaggio per il paziente, un miglioramento della sua qualità della vita perché non deve più recarsi in ospedale per la cura. E ha un risvolto anche sulla riduzione dei costi a carico del sistema sanitario nazionale”.
Sclerosi: diagnosi e cura
La sclerosi multipla è una patologia autoimmune, dove il sistema immunitario attacca il sistema nervoso centrale, causando il danneggiamento della mielina, la guaina che normalmente ricopre i neuroni e catalizza il passaggio di informazioni dal cervello, al sistema nervoso. Esistono più gradi di gravità della malattia, tuttavia, si tratta di una patologia neurodegenerativa, i cui sintomi possono essere controllati e rallentati, ma ad oggi non esiste ancora una cura. Tuttavia, una diagnosi tempestiva, che coinvolge più professionisti sanitari, tra cui i tecnici di radiologia e i tecnici di neurofisiopatologia, garantisce un rallentamento dei sintomi ed una migliore qualità della vita.Ad oggi, la speranza è la ricerca, che andrebbe sostenuta ed implementata, anche a livello governativo, ma che può già contare su una fitta rete di associazioni, come l’AISM.
Un fiore per la ricerca: “Bentornata gardensia”
Come ogni anno, in occasione della giornata mondiale della sclerosi multipla e della manifestazione “Bentornata Gardensia” è possibile prenotare sul sito ufficiale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), con una donazione minima di 15€, una pianta di gardensia, simbolo di solidarietà e della lotta alla sclerosi multipla. I 14 mila volontari italiani vi aspettano nelle maggiori piazze d’Italia dal 28 al 30 maggio, in un grande evento nazionale di raccolta fondi a supporto della ricerca e di tutti quelli affetti da sclerosi multipla.
Inoltre, in diretta streaming sul sito https://www.aism.it/ e sui canali social di Facebook ed Instagram dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, si terranno una serie di imperdibili eventi di musica ed informazione. Venerdì 30 maggio alle ore 21.00, si terrà un concerto di musica sacra del tenore Marco Voleri, affetto da sclerosi multipla, e della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.Dal 31 maggio al 4 giugno seguiranno diversi appuntamenti sui temi della salute, del lavoro e dell’inclusione sociale. Grande evento finale il 5 giugno, dove a parlare di ricerca e futuro saranno tutti i ricercatori della Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism).