Dopo gli over 65 enni (60enni in Italia) in Inghilterra a settembre toccherà agli ultra 50 enni ricevere la quarta dose (secondo booster) di vaccino: lo ha stabilito l’organismo scientifico che affianca il governo inglese corrispondente all’Istituto superiore di Sanità italiano.
L’indicazione prevede anche un nuovo ciclo vaccinale per tutto il personale sanitario, oltre che per le persone già committed per la quarta dose ossia fragili per patologia di ogni età e anziani con più di 60 anni, per i care giver e familiari conviventi maggiori di 5 anni di pazienti gravemente immunodepressi. La novità discende dai contagi record registrati oggi che sfiorano i 300 mila sebbene a fronte di nessuna limitazione e restrizione con un liberi tutti scattato già a gennaio.
A preoccupare il governo britannico è tuttavia l’impennata dei ricoveri che rischia di mandare in tilt l’assistenza ospedaliera dei ricoveri negli ospedali causato nell’ultimo mese, sull’isola come in altri Paesi, dalla varianti Omicron Ba.4 e Ba.5; nonché della recente comparsa della sotto-variante Ba.2.75, individuata nel Regno, come in Germania, negli Usa, in Canada e in Australia, dopo aver provocato un’impennata dei casi in India da inizio maggio e a aver rivelato un numero di mutazioni tale da suggerire rischi d’una maggiore trasmissibilità.
In tutta Europa l’attuale scenario nonostante la ripresa delle quarte dosi approvate dai 60 anni in su promette di riproporre un autunno caldo sul fronte dei contagi, delle infezioni e delle reinfezioni. La popolazione a rischio di malattia grave tra i non vaccinati e vaccinati con solo due o tre dosi e quelli che da più di 4 mesi hanno ricevuto il rischiamo. Gli epidemiologi italiani prevedono per fine mese il raggiungimento del picco di questa estate caratterizzata da una inaspettata ondata che fa di Sars-Cov-2 un virus che è insensibile al caldo e al sole