Applicazioni: Blefaroplastica: entropion ed ectropion, distichiasi, inizio ipertrofia ghiandola di harder, neoformazioni intra ed extraoculari. Lipomi,fibromi,verruche, ipercheratosi, cheratosi
attinica ,neoformazioni varie,rigenerazione e disinfezione ferite Mucosa gengivale: epulidi, gengivectomia.
Mucosa genitale: neoformazioni varie. trattamento ghiandole perianali infiammate o infette, ascessualizzate e fistolizzate.
Plexr off label: biostimolazione zone con dermatite mista e zone alopeciche.
MATERIALI E METODI
Pazienti: sono stati trattati 250 pazienti nell’arco di tre anni: cani, gatti uccelli, piccoli roditori.
Strumenti: strumento utilizzato per la plasma exeresis , apparecchio elettronico formante plasma gas.
Il Plasma dal punto di vista fisico è inteso come il quarto stato di aggregazione della materia, (tutti conoscono lo stato gassoso, solido e liquido), ebbene, il quarto stato si pone tra quello liquido e quello gassoso, una sorta di gas liquefatto secondo i fisici. In realtà è gas ionizzato, un gas dove i suoi ioni si incontrano allo stato libero, un insieme altamente instabile di elettroni e ioni globalmente neutro (la cui carica elettrica totale è cioè nulla). il termine “ionizzato” indica che una frazione significativamente grande di elettroni è stata strappata dai rispettivi atomi, creando un raggio attivo di microplasma che, grazie alla differenza di potenziale elettromagnetico tra la punta del manipolo e il tessuto umano, “destruttura” i componenti dell’epidermide, i cheratinociti, sublimandoli.
La Sublimazione è il termine fisico per indicare il passaggio dallo stato solido a quello gassoso. Naturalmente ci sarà una contestualmente biostimolazione del derma, dovuta al calore selettivo e focalizzato trasferito durante l’impatto del raggio di microplasma sul tessuto interessato. Durante il trattamento un fumo visibile verrà prodotto, come risultato del processo di sublimazione, con la formazione di una crosticina sulla parte trattata, che in circa una settimana cadrà, senza lasciare ematomi o cicatrici, grazie all’azione superficiale.
Da questo, si intuisce da subito che il trattamento è molto sicuro: si lavora sull’epidermide (dall’esterno verso l’interno) e non si passa lo strato della papilla dermica (a meno che non sia il medico a volerlo). Non c’è passaggio di energia elettrica e non si produce alcun danno termico. Per esempio in caso di trattamenti periorbitali, non ci sono danni né al nervo ottico né alle zone adiacenti, grazie all’azione precisa e focalizzata, nonché all’assenza di correnti di dispersione.
In medicina veterinaria non esisteva un apparecchio per effettuare trattamenti in ottica soft surgery, con opportune caratteristiche tecniche per un approccio non invasivo e non lacerante per i tessuti. Un dispositivo in grado di risolvere piccoli problemi cutanei, lavorando su superfici delicate in sicurezza e in maniera non cruenta, ma efficace su situazioni che se trascurate possono portare a danni più gravi. Uno strumento per la risoluzione non invasiva di problemi congeniti o acquisiti, quali entropion ed ectropion, con situazioni concomitanti di distichiasi, che possono portare il soggetto a continui traumatismi ed auto traumatismi tali da portare la perdita del visus stesso o per trattare zone come l’area peri-orbicolare, con risoluzione completa di tutte le neoformazioni a livello palpebrale, congiuntivale, della terza palpebra e della stessa superfice dell’occhio o le mucose orali/genitali. Un dispositivo semplice da usare, pratico, maneggevole, sicuro e affidabile che non crea danno termico, né dolore e fastidio al soggetto, dove si può intervenire in anestesia topica, senza sanguinamento, punti di sutura e con un post operatorio facilmente gestibile a casa.
Bibliografia:Sotiris TG, Irini G., IoannisN. Noninvasive Upper Blepharoplasty In Relation to surgery Blepharoplasty, Pinnacle Medicine e Medical Sciences ISSN; 2360-9516, Vol. 1(5),2014 Article ID pmms_163,436-440,2014.