Dall’ospedale di Vallo – dove è stato dal 2005 primario di Ortopedia diventando noto per le decine di interventi di protesi dell’anca e del ginocchio nei centenari del Cilento – al vertice dell’unità operativa complessa di Ortopedia del Ruggi d’Aragona. Qui nemmeno il tempo di definire un ambizioso progetto per fare dell’ospedale di Salerno un centro di riferimento per il centro sud in campo ortopedico Nicola Capuano diventa primario a Napoli e tra l’ospedale del Mare sceglie il Buonconsiglio Fatebenefratelli di via Manzoni, unità che oggi dirige da alcuni anni.
La presenza di un pronto soccorso attivo con una traumatologia maggiore, la collocazione strategica in collina per un bacino d’utenza che va da Fuorigrotta a Chiaia e la possibilità di contare su un reparto nuovo e ristrutturato e una squadra di medici e infermieri all’altezza hanno consentito a Capuano di inanellare record su record per quantità e qualità degli interventi chirurgici di alta ortopedia effettuati nel presidio napoletano e nel gemello romano del Buonconsiglio.
Dal febbraio di tre anni fa quando Capuano è diventato primario di Ortopedia del Fatebenefratelli Capuano ha eseguito circa 600 interventi di protesi dell’anca e del ginocchio e di riparazione della cuffia dei rotatori in un anno e oggi conta circa 300 pazienti in lista di attesa per interventi di protesi. Disciplina in cui Capuano è un indiscusso laser nel panorama ortopedico italiano. Senza contare altri 400 pazienti in lista di attesa per altri interventi tra cui anche la osteotomia periarticolare in pazienti con displasia e lussazione congenita dell’anca. Grandi numeri anche per la day surgery con oltre 600 interventi di chirurgia di un solo giorno in soli 4 mesi.
Tecniche innovative
Specialista nelle tecnica mininvasive, dal febbraio scorso Capuano ha reso l’unità unità operativa complessa di Ortopedia dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli un centro attrattore per tutto il centro sud. Per la protesica dell’anca Capuano opera con una tecnica brevettata nel 2008. “Questa tecnica che utilizzo ormai di routine – avverte – consiste nella possibilità di applicare protesi totale d’anca in lesioni degenerative e nelle fratture mediali senza tagliare i muscoli. Un Vantaggio in quanto i pazienti sono in piedi immediatamente a poche ore dall’intervento e a casa dopo soli 2 o 3 giorni di degenza anziché 6 o 7 giorni canonici. Anche pazienti anziani fratturati di collo del femore si avvantaggiano di questa tecnica. La frattura mediale poi dà la possibilità di effettuare un impianto mininvasivo con ridotte perdite ematiche e riduce una serie di comorbilità e periodo medico di ospedalizzazione abbattendo anche i costi sanitari”.
Viaggi della speranza
Un antidoto alla migrazione sanitaria in campo ortopedico quello realizzato a Napoli da Capuano. “Le tecniche che utilizzo danno enormi benefici. Siamo attrezzati per fare fronte alle esigenze non solo dei napoletani mia anche per impianti protesici di regioni limitrofe che così evitano inutili viaggi dispendiosi, disagevoli per le persone anziane e malate e non sempre risolutivi. Abbiamo tra i nostri pazienti – sottolinea ancora il chirurgo – anche persone residenti in Lombardia e Veneto”.
A completare il lavoro del chirurgo ci pensa una equipe di fisioterapia che esegue mobilizzazioni già a due o tre ore di distanza dall’intervento. I primi esercizi vengono effettuati non appena è terminato il periodo di anestesia e molti pazienti operati di protesi dell’anca camminano già a poche ore all’intervento se le condizioni sono stabili o massimo entro una giornata. Al Fatebenefratelli di Posillipo la media giornaliera di interventi è di almeno 3 o 4 di sola protesica con liste di attesa lunghissime per l’attrattività ormai raggiunta. Capuano è stato nominato anche delegato regionale della Società Italiana dell’Anca (SIdA) per il bienno 2017-2018.
La carriera
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli nel 1988 con il massimo dei voti Capuano si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia nel 1993 sempre con il massimo dei voti. Dal 1991 al 2005, presta servizio presso L’AORN Cardarelli di Napoli, Divisione di Ortopedia, allora diretta da Vittorio Monteleone. Ed è qui che concepisce tecniche di approccio chirurgico che rivoluzioneranno la metodica classica. Dal 2005 ad oggi, Nicola Capuano, è stato Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania ( ASL Salerno), dove ha effettuato interventi di Chirurgia protesica mininvasiva di anca e ginocchio e di traumatologia complessa, compresi i traumi del bacino. Quindi da vincitore di concorso è approdato al dirigenza di II livello del Ruggi di Salerno e infine l’approdo al Fatebenefratelli di Napoli.
Nel corso degli anni ha affinato le capacità manageriali e di coordinamento, prospettando continuamente nuove metodiche di lavoro e introducendo tecnologie innovative applicate al rinnovamento delle tecniche chirurgiche di elezione e traumatologia. Nel 2009 ha introdotto, per primo in Europa, una tecnica mini-invasiva per la chirurgia protesica di anca ,conosciuta con il nome T.S.P.S. ( Tissue Sparing Posterior Superior ) grazie alla quale il paziente ottiene un rapido recupero articolare riducendo notevolmente i tempi di degenza post-operatori. Migliorando di fatto “l’esperienza operatoria”.