16 Grandi Ospedali italiani nella classifica annuale del Newsweek dei migliori 250 Ospedali del mondo
La classifica annuale del Newsweek dei migliori 250 Ospedali del mondo include anche 16 Grandi Ospedali italiani: Policlinico Universitario A. Gemelli, Niguarda, Sant’Orsola-Malpighi, Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato, Istituto Clinico Humanitas, Azienda Ospedaliera di Padova, Ospedale Borgo Trento, Policlinico San Matteo, Ospedale Papa Giovanni XXIII, IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Ospedale di Parma, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Ospedale San Raffaele Turro – Gruppo San Donato, Presidio Ospedaliero Molinette – A.O.U. Città della Salute e della Scienza, Presidio Ospedaliero Spedali Civili di Brescia.
Grande soddisfazione e motivo di orgoglio quindi, essere riconosciuti tra i migliori Ospedali del mondo, per tutti coloro che ci lavorano, sia a livello locale che nazionale. Ma anche una grande responsabilità, che impone di interpretare gli scenari e le opportunità di creare sinergie globali al fine di continuare a sviluppare le eccellenze professionali, potenziare la ricerca, migliorare la formazione e avere sempre maggiore capacità di innovare. La sfida futura pertanto, sarà quella di generare un’innovazione orientata alle e dalle persone che si possa sviluppare a partire dalla cooperazione multistakeholder tra professionisti, management, cittadini, imprese ed istituzioni, orientata verso un’assistenza sanitaria partecipativa, assistita dalla tecnologia, guidata dai dati, accessibile ed equa, mediante la creazione di sinergie e collaborazioni inter-organizzative che possano favorire ulteriormente la collocazione dei Grandi Ospedali nelle reti assistenziali locali e nelle reti cliniche e scientifiche del contesto europeo e internazionale.
Si è tenuta il 17 e 18 Novembre scorso, presso l’Azienda Ospedaliera di Careggi a Firenze, la prima edizione della due giorni di confronto tra i “Grandi Ospedali” con l’obiettivo di fare sistema e consolidare il loro posizionamento al fine di raggiungere la gestione ottimale delle eccellenze di cura, assistenza e ricerca.
L’evento, organizzato in laboratori è stato strutturato in maniera tale da coinvolgere i diversi partner e stakeholder con l’obiettivo di produrre un’ipotesi di finalità/problemi operativi da affrontare per soddisfare i diversi obiettivi strategici:
- Dare spazio di comunicazione e visibilità alle migliori innovazioni che nascono dalla cooperazione tra professionisti e manager;
- Stimolare l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo delle nuove competenze;
- Motivare i professionisti;
- Rafforzare l’allineamento tra management e prime linee;
- Avanzare ulteriormente nel ranking mondiale dei migliori ospedali e rafforzare la propria reputazione.
Nell’ambito dei laboratori tematici co-creativi di tipo “aperto” sono stati sottolineati punti chiave, approcci e soluzioni di successo, nonché condivisi ambiti di collaborazioni future, anche attraverso l’esposizione di “Case Studies”. I laboratori, preceduti da una Keynote Lecture, finalizzata a definire l’ambito concettuale dei lavori, hanno toccato diverse aree teorico – pratiche con molti temi ed aspetti di trasversalità:
La Ricerca;
La Gestione delle competenze;
La Cooperazione inter-organizzativa;
L’Innovazione organizzativa;
L’Innovazione clinica e tecnologica;
Progettare con i pazienti;
L’Adattamento a scenari ad impatto rapido in un grande ospedale;
Il Management aziendale;
L’Orientamento al futuro.
Il Programma
Ad aprire i lavori della prima giornata i saluti istituzionali di Simone Bezzini, Assessore alla Sanità e al diritto alla salute della Regione Toscana, l’introduzione di Maria Teresa Mechi, Direttore Sanitario dell’AOU Careggi di Firenze, e la sessione introduttiva condotta da Rocco Damone, Direttore generale AOU Careggi e Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze. A seguire la relazione “L’orizzonte prospettico di un grande ospedale nella dimensione globale. Come piattaforma di innovazione clinica, scientifica, tecnologica; come centrale di ricerca; luogo della formazione dei professionisti e dei manager sanitari del futuro; come organizzazione integrata nelle reti cliniche dei territori di riferimento” tenuta da Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Particolarmente interessanti poi, gli interventi di Paolo Petralia, Vicepresidente vicario di FIASO – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere “Per una cultura della innovazione a servizio della persona nell’ecosistema salute” e di Alfredo Pascali, Founder e CEO NExT Health – startup innovativa “Il moderno Hospital Marketing Management ed un nuovo score multiparametrico per competere verso l’eccellenza, valorizzando il brand aziendale in ottica strategica”.
Al termine della Tavola rotonda “Cosa significa essere ‘Grande Ospedale’ in Italia: il punto di vista dei professionisti sanitari e degli altri stakeholder”, i lavori della prima giornata sono proseguiti con “I laboratori dei grandi Ospedali: la ricerca dell’eccellenza”:
La Ricerca: la governance della ricerca, Le sperimentazioni di fase 1 e i clinical trial center aziendali.
La Gestione delle competenze: l’attuabilità del processo di credentialing, la gestione delle clinical competencies, l’imprinting alle buone relazioni di cura e le competenze psicologiche relazionali.
La Cooperazione inter-organizzativa: la strutturazione di articolazioni organizzative interaziendali, i percorsi integrati, il Grande ospedale e le reti trapiantologiche e il Grande ospedale nel contesto delle reti cliniche europee.
L’Innovazione organizzativa: i co – management internistico/geriatrico – chirurgico nei percorsi complessi, i microsistemi per una reale interprofessionalità e la conciliazione tra elevati standard di cura ed efficienza produttiva.
L’Innovazione clinica e tecnologica: la gestione delle nuove frontiere terapeutiche, l’introduzione di nuove tecnologie come ponte tra potenziamento dell’assistenza e sviluppo delle competenze, la conciliazione tra innovazione e il rispetto delle regole di immissione sul mercato.
Progettare con i pazienti: la risposta di un ospedale universitario ai bisogni di salute delle persone fragili e vulnerabili, la co-promozione della salute nel Grande ospedale e la co-gestione della transitional care.
L’Adattamento a scenari ad impatto rapido in un grande ospedale: le risposte in emergenza della ricerca clinica, il layout flessibile e il co-working.
I Lavori della prima parte della seconda giornata sono stati caratterizzati dal proseguimento dei lavori dei Laboratori dei grandi Ospedali: la ricerca dell’eccellenza nei grandi ospedali con:
Il Management aziendale: il management come funzione di “servizio”, le nuove frontiere del controllo direzionale aziendale, green ed energia e il campus sostenibile;
L’Orientamento al futuro: le partnership e il PNRR, l’open innovation, la formazione-reclutamento-valorizzazione dei giovani professionisti e dei talenti, la comunicazione, la gestione della conoscenza, la logistica, il metaverso, la farmacia ospedaliera e l’innovazione.
I lavori della seconda giornata si sono conclusi con la tavola rotonda dei Direttori dei Grandi Ospedali: “La prospettiva di organizzare tavoli permanenti tra i Grandi Ospedali italiani e di approfondire la possibilità di servizi e risorse comuni”. Sono seguiti il confronto con gli stakeholders e la chiusura dei lavori condotta dal giornalista Luca Telese e che ha visto gli interventi di Maria Chiara Innocenti, Direttore Amministrativo dell’AOU Careggi di Firenze e di Armando Santoro, Direttore dell’Humanitas Cancer Center di Rozzano.