[dropcap color=”#000000″ style=”style-1″ background=”#ffffff” ] “U[/dropcap]na bellissima notizia! Arriva il via libera in Consiglio dei Ministri al nuovo contratto del personale sanitario pubblico!! Finalmente più risorse per chi ogni giorno si prende cura della nostra #Salute”. Questo il post del ministro della Salute Roberto Speranza che dà l’annuncio ufficiale al nuovo contratto che prevede circa 190 euro in più in busta paga per i camici bianchi e fino a 30 per quelli che lavorando in pronto soccorso lavorano in contesti usuranti.
Il semaforo verde è scattato giovedì sera in Consiglio dei ministri. Dopo dieci anni il nuovo contratto collettivo del personale del Servizio Sanitario Nazionale per il triennio 2016-2018 è legge. Il contratto arriva a dieci anni dall’ultimo rinnovo, che riguardava il biennio 2008-2009, e adeguerà i rapporti lavorativi di circa 130mila tra medici, veterinari e dirigenti sanitari.
Come spiegato in una nota del Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, «il contratto riconosce incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 Euro/mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali. In tale ambito, è stata operata una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 Euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato)».
Il contratto, che era già stato approvato dal ministero dell’Economia, ora dovrà essere approvato anche dalla Corte dei Conti e dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, prima di entrare in vigore.