L’allattamento al seno rappresenta senza dubbio la migliore forma di alimentazione nei primi sei mesi di vita ed un continuum fisiologico del rapporto fra mamma e figlio instauratosi durante la gravidanza. Rapporto denominato su molti testi come un’unità diadica funzionale assimilabile ad un tessuto corporeo coinvolto in diverse funzioni.
VANTAGGI PER LA MADRE E PER IL BAMBINO
L’allattamento rappresenta numerosi vantaggi sia per la madre che per il bambino. Nella madre riduce, infatti, il rischio di sanguinamento ed anemia post partum e soprattutto l’insorgenza di diverse malattie cardiovascolari ed oncologiche come, ad esempio, alcune forme di tumore al seno, all’ovaio e all’endometrio. È implicato nella riduzione del peso corporeo accumulato durante la gravidanza e gioca un ruolo importante nella diminuzione del rischio di depressione post-partum. Allo stesso modo anche il bambino trae numerosi benefici dall’allattamento al seno. In primis, riceve una nutrizione completa e viene protetto da diverse malattie ed infezioni tipiche di questo periodo come quelle respiratorie e gastrointestinali con una conseguente diminuzione dei tassi di mortalità neonatale soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Riduce inoltre l’insorgenza di otiti, allergie, asma, diabete e la sindrome della morte improvvisa, conosciuta anche come sindrome della morte in culla (SIDS) che rappresenta una delle principali cause di morte nel primo anno di vita e colpisce bambini apparentemente sani generalmente durante il sonno. L’allattamento naturale sembra inoltre essere coinvolto in meccanismi di protezione dall’insorgenza della carie dentale, dell’obesità infantile e di diverse condizioni dismetaboliche.
Oltre agli innumerevoli vantaggi esposti poc’anzi, l’allattamento al seno assicura un benessere non solo fisico ma anche psichico nella diade madre-bambino svolgendo un ruolo fondamentale nella salute psico-fisica materna ed infantile. Permette la realizzazione di un “momento” riservato ricco di emozioni migliorando, quindi, l’attachment del bambino alla madre. L’allattamento si configura, inoltre, come definito da vari autori un vero e proprio intervento di sostenibilità in quanto garantisce un impatto sostenibile e vantaggioso sulla società, sull’ambiente e sull’economia. In relazione all’impatto sulla società, grazie alla sua biodiversità rappresenta la prima forma di educazione alimentare del bambino e la sua prima educazione al gusto. Essendo una pratica naturale, influisce positivamente sulla natura riducendo l’impatto energetico ed ambientale delle industrie che producono latte artificiale: un vero e proprio prodotto che può essere considerato a KM 0, gratuito ed economico con un impatto positivo sull’economia mondiale.
I 17 OBIETTIVI SULL’ALLATTAMENTO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
L’impatto positivo dell’allattamento sull’individuo, sull’organismo, sull’ambiente, sulla società e sull’economia rappresentano alcuni degli aspetti che l’allattamento riveste al fine del raggiungimento dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile entro il 2030 come da agenda ONU. A mo’ di esempio di seguito vengono descritti i primi 6 dei 17 obiettivi:
1. POVERTÀ ZERO. L’allattamento è un modo naturale ed economico per nutrire neonati e bambini. È alla portata di tutti e non grava sul budget familiare come invece fa l’alimentazione artificiale. L’allattamento contribuisce a ridurre la povertà.
2. FAME ZERO. L’allattamento esclusivo e la sua prosecuzione per due anni e oltre fornisce nutrienti di alta qualità ed energia adeguata, e aiuta a prevenire la fame, la malnutrizione e l’obesità. Allattare significa anche garantire la sicurezza alimentare.
3. SALUTE E BENESSERE. L’allattamento migliora significativamente la salute, lo sviluppo e la sopravvivenza di neonati e bambini. Contribuisce anche a migliorare salute e benessere delle madri, sia a breve che a lungo termine.
4. ISTRUZIONE DI QUALITÀ. L’allattamento e un’adeguata alimentazione complementare sono fondamentali per essere pronti ad imparare. Allattamento e cibi solidi di buona qualità contribuiscono significativamente allo sviluppo cognitivo e mentale e perciò promuovono l’apprendimento.
5. UGUAGLIANZA DI GENERE. L’allattamento è veramente imparziale: dà ad ogni bambino e bambina la giusta e migliore partenza nella vita. L’allattamento è un diritto riservato alle donne, ed esse devono essere sostenute dalla società a goderne in maniera ottimale. L’esperienza dell’allattamento dà soddisfazione ed empowerment alle madri, nella misura in cui sono loro le protagoniste delle scelte di come nutrire i loro bambini.
6. ACQUA PULITA E IGIENE. L’allattamento a richiesta fornisce al bambino tutta l’acqua di cui ha bisogno, anche con temperature molto alte. D’altra parte invece l’alimentazione con formula richiede l’accesso ad acqua pulita, condizioni igieniche e smaltimento rifiuti.
Concludendo, è importante ricordare come meno della metà dei bambini venga allattata al seno con una serie di implicazioni negative su tutti gli aspetti di vita per i motivi sopra elencati. Si stima infatti, secondo alcuni studi coadiuvati dall’OMS e UNICEF, che investire nell’allattamento al fine di incrementare il tasso globale dell’allattamento a più del 50 % permetterebbe di salvare la vita a più di 500.000 mila bambini nella fascia 0-5 anni, generando altresì un guadagno di circa 300 miliardi di dollari in un arco di tempo stimato di circa 10 anni. Dati che devono portare ad una riflessione comune.