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L’importanza dei vaccini nel nuovo codice deontologico dei medici

La Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) sta lavorando da tempo all’aggiornamento e alla stesura del nuovo codice di deontologia medica. Una delle novità sembra essere rappresentata dall’inserimento di alcuni articoli relativi ai vaccini e alle loro somministrazioni.
Un tema molto sentito, soprattutto in questo particolare periodo storico pandemico che ha visto nei vaccini un tema di vitale importanza e al contempo un campo favorevole alle più disparate polemiche.

IL CODICE DEONTOLOGICO

Il codice di deontologia medica identifica le regole che disciplinano l’esercizio professionale del medico chirurgo, in armonia con i principi etici di umanità e solidarietà e civili di sussidiarietà. Attraverso tali principi il medico si impegna nella tutela della salute individuale e collettiva.
Il codice è suddiviso in diversi titoli (diciotto), all’interno dei quali sono presenti numerosi articoli riguardanti temi molto importanti della professione medica: i doveri e le competenze, i rapporti con la persona assistita, l’informazione e la comunicazione, la libertà personale, la tutela della salute collettiva, i rapporti intraprofessionali per poi passare al tema della ricerca fino a quello riguardante l’innovazione sanitaria.
Quasi 80 articoli che il medico deve conoscere, rispettare e a cui deve attenersi assieme agli indirizzi applicativi.

LE PAROLE DI ANELLI

Il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, nell’ambito del convegno “Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico” svoltosi alcuni giorni fa a Roma, ha parlato dell’introduzione all’interno del codice deontologico di nuovi articoli riguardanti le vaccinazioni e i vaccini. Articoli, che andrebbero a rafforzare l’importanza del tema che spesso è stato oggetto di attacchi “anti-scientifici ” a volte spalleggiati anche da una piccolissima quota dei medici stessi.
Queste le parole di Anelli a riguardo: “Saranno innanzitutto introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alle vaccinazioni: i vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione e i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo”. Se i medici “verranno chiamati a partecipare a campagne vaccinali non potranno non effettuare la somministrazione degli immunizzanti”– ha proseguito il Presidente FNOMCeO.
Tutto ciò non comporterà alcun tipo di obbligo vaccinale poiché “il Codice non può prevedere un obbligo di vaccinazione, poiché questo sarebbe in contraddizione con il dettato costituzionale sulla libertà individuale” – ha concluso Anelli.

GLI ALTRI TEMI

L’aggiornamento del nuovo Codice deontologico, ribadirà l’importanza di temi quali il concetto di salute inteso nelle sue varie sfaccettature. Salute fisica e psichica per il benessere del cittadino in cui il medico dovrà sempre più giocare un ruolo di primaria importanza.
Un altro aspetto riguarda il rapporto fra medico e paziente che ultimamente si è scemato a favore di algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale. A tal proposito Filippo Anelli ha sottolineato come “ la tecnologia non può essere sostitutiva del medico. Nessuna intelligenza artificiale può sostituire il rapporto medico -paziente riducendolo ad un algoritmo, come sta già accadendo in alcuni Paesi. È importante, anche deontologicamente, considerare il tempo dedicato all’ascolto e alla visita del paziente”.
Queste interessanti anticipazioni sono il preludio alla pubblicazione del nuovo Codice deontologico previsto per il 2024. Esattamente 10 anni dopo la pubblicazione dell’ultimo Codice, risalente al 2014.

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