Istituire il Dietista delle cure primarie, un professionista della salute con competenze avanzate, più complesse e specialistiche rispetto al profilo di base, seppure dotato di autonomia, responsabilità professionale e potere decisionale verso risultati ed esiti di salute definiti e condivisi con l’équipe sanitaria, sociosanitaria e sociale, con le Istituzioni e le associazioni come previsto dallo specifico profilo professionale (DM 744/94). È questo uno dei principali obiettivi che la Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) si prefigge di raggiungere attraverso l’elaborazione di un documento contenente la definizione di quali competenze e quale formazione dovrebbe avere il Dietista che sarà chiamato ad operare all’interno delle Case di Comunità e negli altri presidi territoriali, nonché a domicilio.
IL PNRR
Dopo anni di depotenziamento e tagli alla spesa sanitaria finalmente attraverso il PNRR si sta delineando la ricostruzione della Sanità territoriale attraverso nuovi e migliori presidi, servizi, tecnologie e, soprattutto, investimenti sulle risorse umane. E attraverso gli adempimenti attuativi si stanno ridisegnando ruoli, competenze, ordinamenti e percorsi formativi al fine di garantire il pieno soddisfacimento dei nuovi e più complessi bisogni di salute derivanti dal mutato quadro epidemiologico e demografico del Paese.
In questo scenario, all’interno del rilancio del distretto previsto dal PNRR, si inserisce il rilevante il ruolo della Casa di comunità, evoluzione della precedente Casa della salute, quale reale e capillare presidio territoriale a tutela della salute. Da qui il fiorire di proposte per individuare nuove, più avanzate, più complesse e specialistiche competenze per le professioni che dovranno operare all’interno delle Case di comunità, qual è la figura del Dietista di Comunità con una diversa capacità professionale e il riconoscimento di una rinnovata, rimotivata e adattata valorizzazione delle competenze e dell’autonomia di ciascun professionista della salute.
“Perché operare nella Casa di Comunità, come afferma Marco Tonelli, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Dietisti (CAND), dovrebbe prevedere un incarico di media o elevata professionalità acquisita con un periodo di esperienza pluriennale integrabile da una particolare e specialistica formazione post laurea, come si sta delineando nella stesura nel nuovo CCNL del personale del comparto sanità, ribadendo quanto già previsto nel precedente contratto sull’incarico di professionista esperto o specialista, prevedendo che per ogni professionista siano previsti incarichi professionali o organizzativi, in analogia al modello contrattuale e ordinamentale della dirigenza medica e sanitaria”.
CASE DI COMUNITA’
“Perché operare nella Casa di Comunità, come afferma Marco Tonelli, presidente della Commissione di albo nazionale dei dietisti (Cand), dovrebbe prevedere un incarico di media o elevata professionalità acquisita con un periodo di esperienza pluriennale integrabile da una particolare e specialistica formazione post laurea, come si sta delineando nella stesura nel nuovo Ccnl del personale del comparto sanità, ribadendo quanto già previsto nel precedente contratto sull’incarico di professionista esperto o specialista, prevedendo che per ogni professionista siano previsti incarichi professionali o organizzativi, in analogia al modello contrattuale e ordinamentale della dirigenza medica e sanitaria”.
Il documento “Proposte attuative del Piano nazionale di Ripresa e resilienza”: la proposta di istituire il “Dietista di Comunità” trova i suoi fondamenti strategici nel documento “Proposte attuative del Piano nazionale di Ripresa e resilienza” elaborato dalla FNO TSRM e PSTRP con il contributo delle 19 professioni ad essa afferenti, quale contributo allo sviluppo del Ssn e al rilancio del sistema socio-sanitario nella fase post Covid-19.
Il Documento intende valorizzare l’apporto che ciascuna professione è in grado di offrire al fine di un costante miglioramento dei processi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione e una sempre più attiva partecipazione di tutti i professionisti della salute al processo di riforma definito dal PNRR.
Il documento sottolinea che “si avverte la necessità non più rimandabile di un modello organizzativo nuovo e dinamico, che sperimenti l’agire congiunto e condiviso dei professionisti sanitari in équipe di lavoro e il ripensamento continuo dei ruoli e delle competenze, quindi delle responsabilità (anche civili e penali)”.
LA FIGURA PROFESSIONALE
«Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza europea abbiamo un’occasione unica di investimento per la sanità italiana. Si prevede di potenziare la rete degli Ospedali di Comunità e di istituire le Case di Comunità. Un obiettivo importante che però da solo, sottolinea Marco Tonelli, non è sufficiente a colmare le lacune dell’assistenza territoriale. Questi luoghi, infatti, con molta probabilità, sorgerebbero lontani dalle zone più disagiate e poco popolate, che già soffrono la carenza di assistenza sanitaria. Un limite che potrebbe essere superato solo attraverso il potenziamento delle cure primarie».
Di qui la figura del Dietista di Comunità che operando accanto ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta, è in grado di identificare tempestivamente patologie quali il sovrappeso, l’obesità e i disturbi alimentari (notevolmente aumentati durante la pandemia) e sostenere i malati cronici affetti da diabete, problemi neurologici e patologie da malnutrizione. I vantaggi che ne deriverebbero sono innumerevoli: Diminuzione del numero di accessi alle strutture ospedaliere e dei ricoveri, riduzione della prescrizione e somministrazione di farmaci e più in generale risparmio di risorse per la Sanità.
LA TELENUTRIZIONE
Implementare la Telemedicina rappresenta poi un ulteriore passaggio obbligato per il potenziamento delle cure primarie soprattutto per assistere i pazienti che vivono in aree geograficamente più svantaggiate. «La Pandemia ci ha permesso di sperimentare la Telenutrizione, facendone emergere tutti i limiti, come la presenza di tecnologie obsolete o, in alcuni territori, la totale assenza di supporti hi-tech.
Per realizzare un intervento efficace di Telemedicina, precisa Marco Tonelli, sono necessarie reti di comunicazioni efficienti e piattaforme dedicate che garantiscano la privacy e l’adeguato trattamento dei dati sensibili. E questa non è un’impresa facile perché, proprio laddove bisognerebbe raggiungere i pazienti che vivono in aree geograficamente disagiate, le tecnologie sono del tutto assenti o inadeguate. Finora, la Telenutrizione ha conosciuto una buona diffusione tra i pazienti diabetici che, attraverso app e piattaforme dedicate, hanno un dialogo costante con il proprio medico che monitora in tempo reale i valori glicemici, i pasti assunti, le terapie».
I LEA
Spesso la Malnutrizione è strettamente correlata al peggioramento di alcune patologie determinando pertanto un prolungamento del periodo di ospedalizzazione. «Nonostante le evidenze scientifiche, sottolinea Tonelli, le prestazioni assistenziali in ambito nutrizionale non sono ancora chiaramente definite nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
Una criticità a cui alcune regioni, come la Toscana, l’Umbria, il Friuli, hanno risposto autonomamente, decidendo di investire risorse nel settore dell’assistenza nutrizionale. Una situazione che crea ancora una volta disparità di trattamento tra i pazienti delle varie regioni italiane, facendo emergere un’urgente necessità di inserire queste prestazioni nei Lea così da garantire una pari opportunità assistenziale, conclude Tonelli , dal nord al sud della penisola».
Il Dietista di Comunità può quindi contribuire al miglioramento della qualità della vita, all’elaborazione di politiche alimentari innovative e inclusive, offrendo un’assistenza dietetico-nutrizionale personalizzata e una presa in carico globale della persona in ogni livello di complessità, all’interno dello specifico Progetto di salute della persona stessa.