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I terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva: identikit degli esperti dello sviluppo del bambino

LE DISABILITA’
Le disabilità dell’età evolutiva danno origine a quadri clinici peculiari e diversificati che vanno dai ritardi di acquisizione alle patologie o disturbi. Tali disabilità limitano le capacità del bambino o dell’adolescente a realizzare quanto funzionale al loro percorso di crescita.
Un approccio specifico alle problematiche e ai bisogni di salute dell’infanzia e dell’adolescenza è garantito dal Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (Tnpee).

RUOLO CRUCIALE
Quando le difficoltà esordiscono in epoca precoce possono interessare competenze specifiche o globali e pesano sullo sviluppo del soggetto.
Per questi bambini muoversi, relazionarsi, comunicare, può risultare estremamente difficile. Da qui la necessità di rivolgersi al Tnpee quale professionista sanitario in possesso di un’appropriata formazione sull’età evolutiva ma di cui, purtroppo, spesso si fatica a riconoscerne le multidisciplinari competenze.

ECCELLENZA ITALIANA
Dall’individuazione della figura e del relativo profilo professionale, all’inserimento della commissione d’Albo nell’Ordine dei Tsrm-Pstrp (istituito con l’approvazione della legge n.3 dell’11 gennaio 2018 e successivi decreti attuativi), il Tnpee ad oggi è da ritenersi un’eccellenza tutta italiana che non trova figure analoghe all’estero e che dunque punta ad un riconoscimento intellettuale e sociale anche al di fuori dei confini nazionali.

GLI AMBITI DI ATTIVITA’
Quali sono gli ambiti, le attività, competenze, compiti assistenziali del Tnpee? Questi professionisti eseguono le attività di valutazione e riabilitazione avvalendosi di setting e strumenti di lavoro peculiari che consentono, nel loro insieme, al bambino/adolescente di acquisire e maturare le abilità necessarie al suo sviluppo.
Prima di addentrarci nelle dinamiche della seduta di terapia è utile sapere che ogni percorso riabilitativo è preceduto da un colloquio conoscitivo con i genitori e da una serie di incontri in cui il Tnpee valuta le abilità del bambino. La valutazione difatti prevede l’osservazione del comportamento del bambino e la somministrazione di test per appurarne le capacità, potenzialità e difficoltà. Segue un incontro con i genitori in cui condividere obiettivi e strategie.

LE SEDUTE DI TERAPIA
Nell’ambito del trattamento riabilitativo dall’accoglienza del paziente in poi è un susseguirsi logico e studiato di fasi.
Le sedute di terapia neuropsicomotoria durano circa 45-50 minuti e si svolgono all’interno di un setting dalla caratteristiche ben definite. Il bambino infatti, viene accompagnato dal terapista in un ambiente in cui è presente materiale ludico di diversa tipologia, organizzato in modo preciso, tale da incoraggiare la relazione con l’adulto, l’azione motoria e le attività di gioco. Si tratta di strumenti vicini ai bisogni di crescita dei bambini che il Tnpee integra con lo scopo di favorire la comparsa delle capacità non ancora emerse ed evitare il consolidarsi di comportamenti difficili.
Talvolta può essere richiesto al genitore di assistere a parte della seduta per facilitare la separazione e il conseguente adattamento al terapista e al setting; tuttavia può essere molto utile anche mostrare al genitore le modalità di interazione o le strategie di intervento con il bambino affinché il nucleo familiare possa integrare quanto appreso dal piccolo nei contesti di vita quotidiana.
Ogni seduta di terapia è diversa l’una dall’altra poiché quando si lavora con il bambino/adolescente, si sta intervenendo su un soggetto in evoluzione costante che apprende di continuo. Il Tnpee è opportunamente formato per andare incontro alle loro esigenze, adeguando di volta in volta le modalità di interazione e le strategie terapeutiche durante l’arco della crescita.

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