Sabato 21 settembre è la giornata mondiale del donatore di midollo, che in Italia combacia con la settimana della campagna di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo ”Match It Now” presente nelle piazze italiane dal 21 al 29 settembre, allo scopo di sensibilizzare quanti più giovani dai 18 ai 35 anni sulla donazione, sottoponendosi ad un semplice tampone del cavo orale da viene estratta la mappa genetica e inserita nella banca dati mondiale, con la speranza di trovare maggiori compatibilità e aumentare il numero di pazienti guariti grazie al trapianto, necessario per guarire da molte malattie.
Il numero di donatori di midollo è aumentato molto negli ultimi 20 anni, ma continuare ad incrementare le possibilità di donatori può offrire più opportunità a quei pazienti, affetti da gravi malattie del sangue, come talassemia e leucemie, che non trovano all’interno della famiglia un donatore compatibile. Sensibilizzare alla donazione è molto importante perché solo 1 donatore su 100.000 è compatibile al 100% con chi è in attesa di trapianto, tanti di questi sono bambini costretti a vivere la loro infanzia in ospedale in attesa del donatore giusto.
Per verificare le piazze dove si terranno le iniziative nel proprio territorio, bisogna visitare il portale www.matchitnow.it/ dove è possibile ricevere tutte le info sulla donazione. In quest’occasione le città del nostro Paese illumineranno di rosso un monumento o piazza per richiamare l’attenzione sul tema.
Chi è idoneo alla donazione
Per poter partecipare alla donazione occorre avere fra i 18 e i 35 anni, pesare più di 50 Kg e godere di buona salute. Le caratteristiche di idoneità verranno valutate anche con colloquio medico e, se l’esito sarà positivo, si procederà al prelievo di sangue.
Come avviene la donazione
Donare il midollo osseo non è pericoloso e non crea nessun danno a chi si sottopone alla donazione.
Il prelievo delle cellule staminali emopoietiche può essere effettuato direttamente dal midollo osseo o dal sangue periferico, 4-5 giorni prima del prelievo è indispensabile assumere dei farmaci (noti come “fattori di crescita”) in grado di stimolare il midollo a produrre e rilasciare nel circolo sanguigno nuove cellule staminali.
Sarà il medico che ha in cura il paziente in attesa di trapianto a proporre il tipo di donazione (da midollo osseo o sangue periferico); questa indicazione è formulata sulla base delle necessità del paziente, della disponibilità e idoneità del donatore.