mercoledì, 27 Settembre, 2023

Giornalesanità.it

In lutto la medicina...

Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta...

Napoli Cardarelli, neuroradiologia interventistica...

La Neuroradiologia del Cardarelli, diretta da Mario Muto è stata identificata dalla Regione...

Il Ministro della Salute...

Secondo incontro delle Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sociosanitarie (medici...

Frana a Casamicciola: Ordini...

"Frana a Ischia, l'Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp di Na è pronto a...
HomeAmbiente e SaluteGender Gap anche...

Gender Gap anche sulla salute

Rossana Berardi, Presidente di Women for Oncology Italy: “Le donne che accedono a studi clinici sono percentualmente inferiori rispetto agli uomini. Forse una riflessione va fatta rispetto alla centralità della donna ancora come perno della famiglia e alla difficoltà di avere caregiver che possano sostenere il suo accesso a sperimentazioni cliniche”.

All’inizio lo studio della medicina di genere era focalizzato soprattutto sugli aspetti riproduttivi della donna, come quello ginecologico e ostetrico, poi sempre maggiore attenzione è stata data alle differenze di genere legate alla tolleranza alle terapie, alla possibilità di accedere a terapie sperimentali, alla diversa possibilità di sviluppare
eventuali risposte al trattamento o possibili tossicità, in maniera differente rispetto al genere stesso. Ma molto rimane ancora da fare.

“Un aspetto su cui riflettere quando parliamo di medicina di genere, è che
le donne che accedono a studi clinici sono percentualmente inferiori rispetto agli uomini”,
sottolinea la Professoressa Rossana Berardi, Presidente di Women for Oncology Italy. “Forse una riflessione va fatta rispetto alla centralità della donna ancora come perno della famiglia e alla difficoltà di avere caregiver che possano in qualche modo sostenere il suo accesso a sperimentazioni cliniche, se questo comporta accessi in strutture lontane dalla propria residenza, magari più frequenti rispetto alla
normale pratica clinica
”.

Altro discorso è quello del genere del professionista sanitario. “A questo proposito, con il gruppo del Lazio di Women for Oncology, stiamo elaborando un sondaggio per comprendere meglio se ci possano essere differenze dal punto di vista del percepito delle pazienti e dei pazienti, rispetto ad avere un riferimento medico uomo o donna”, continua la Professoressa Berardi.

“Ad oggi abbiamo raccolto una serie di testimonianze di pazienti che si sentono spesso compresi meglio da una presa in carico che tenga conto del genere. Anche se va detto che, in primis, quello che è importante è la competenza, l’umanità e la disponibilità del professionista sanitario, a dispetto del genere. A tal proposito, prima di concludere volevo fare un cenno sul gender gap: noi come Women for Oncology Italy sosteniamo da sempre un’ottica di genere che possa valorizzare in senso positivo e meritocratico il genere anche dal punto di vista delle professioniste. Sottolineo che gli iscritti che si iscrivono alla Facoltà di Medicina sono per due terzi donne e, nonostante questo, i ruoli apicali sono occupati principalmente dagli uomini. Di questo passo, stando ai dati del congresso della Società Europea di Oncologia Medica, il gap per colmare il divario nello specifico della nostra disciplina è di 300 anni”.

Commenti da Facebook
spot_img

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta sempre aggiornato sui temi di maggiore attualità nell'ambito sanitario e ricevi settimanalmente le nostre ultime notizie

Continua a leggere

Approvazione ieri in Parlamento, grazie al lavoro dell’Integruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncoematologiche con UNIAMO, FAVO e AIL

La mozione presentata in Parlamento grazie al lavoro dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncologiche e delle Federazioni UNIAMO e FAVO e AIL, è stata approvata all’unanimità, con particolare focus su diagnosi precoce, accesso ai farmaci e partecipazione delle associazioni...

In lutto la medicina campana, muore Gabriella Fabbrocini, ordinario di Dermatologia della Federico II di Napoli

Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta stamattina nella sua casa a Napoli dove è tornata in ambulanza dopo essere stata dimessa giovedì sera dall’Istituto Pascale di Napoli in condizioni disperate a causa...

Malattie rare: al Bambino Gesù 20 reti europee e 23 centri di riferimento regionali

Il Bambino Gesù partecipa a 20 Reti Europee (ERN) ed è il riferimento per 23 Centri della Rete Regionale del Lazio per le malattie rare. Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, l’Ospedale annuncia l’apertura di un percorso dedicato alla...