Nell’ultimo mese si è verificato un incremento dei casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta in bambini precedentemente sani. Tutto è partito il 5 aprile 2022, quando il Regno Unito ha notificato all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i primi casi di questa forma di epatite acuta in bambini con età inferiore ai 10 anni che avevano manifestato i primi sintomi fra gennaio e marzo del 2022. Da allora i casi segnalati fino al 20 aprile sono stati 111 nel Regno unito, 55 in altri 12 paesi dell’Unione europea (aggiornamento del 27 aprile), 12 negli Usa, 12 in Israele ed un caso in Giappone. In Italia, al 22 aprile 2022, secondo una circolare emanata dal ministero della salute, le segnalazioni giunte erano pari a 11: di queste 4 casi sospetti, 2 casi possibili e 2 casi confermati. Negli ultimi giorni sono stati segnalati altri casi ma bisogna attendere il prossimo report o circolare del ministero per un aggiornamento dettagliato degli ultimi dati disponibili.
LE CAUSE
L’aspetto peculiare di questa malattia è rappresentato dalla sua eziologia sconosciuta in quanto tutte le indagini tossicologiche hanno escluso virus dell’epatite A, B, C, D o E. Le indagini condotte non hanno evidenziato, al momento, correlazioni con il SARS-CoV-2, con sostanze tossiche e alimenti. Sono state esclusi nessi anche con la vaccinazione anti SARS-CoV-2 in quanto la quasi totalità dei bambini affetti da epatite non erano vaccinati. Gli esperti propendono per una causa infettiva: una possibilità è rappresentata dagli adenovirus, nello specifico il ceppo F41 che è stato rilevato nella maggior parte dei casi riscontrati nel Regno unito. Solitamente questi virus non causano forme aggressive di malattie epatiche ma lievi forme di malattia.
A tal proposito secondo il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC) “ l’ipotesi attualmente più plausibile è che un cofattore che colpisce i bambini che stanno avendo un’infezione da adenovirus, che sarebbe lieve in circostanze normali, scateni un’infezione più grave o un danno epatico immuno-mediato. Altre cause sono ancora in corso di indagine e non sono state escluse”. Per tali motivi al momento non può essere considerata la causa di questa forma di epatite e sono necessari approfondimenti e studi che dovranno chiarire e ricercare la vera eziologia che secondo alcuni esperti potrebbe essere anche legata ad una nuova forma virale. Ipotesi che al momento restano tali.
I SINTOMI
I primi sintomi manifestati dai bambini sono stati di natura gastro-intestinale. Sintomi inizialmente aspecifici e comuni ad altre affezioni come addominalgia, vomito, diarrea e nausea che nei giorni/settimane successive sono culminati in un quadro di grave epatite acuta caratterizzato da ittero (colorazione giallastra della cute, mucose sclere ecc.) e da un aumento importante delle transaminasi (AST e ALT superiori a 500 U/L). A causa della tendenza ad una evoluzione rapida verso una disfunzione d’organo, associata a disturbi della coagulazione, si è dovuto ricorrere in alcuni casi ad un trapianto di fegato. In altri casi, invece, sono state necessarie cure specialistiche in reparti dedicati. E’ importante sottolineare che la maggior parte dei bambini hanno avuto una buona risposta e guarigione dalla malattia.
Una patologia, quindi, da non sottovalutare e che i medici davanti ad un sospetto sono tenuti a segnalare agli enti di sorveglianza. A tal proposito l’OMS ha definito i casi in “Caso confermato”: soggetto di età ≤ 10 anni, che presenta un’epatite acuta (con test negativo ai virus dell’epatite A, B, C, D, E) e con aspartato aminotransferasi (AST) o alanina aminotransferasi (ALT) superiore a 500 U/L, dal 1° gennaio 2022.-Caso possibile: soggetto di età compresa tra 11-16 anni, che presenta un’epatite acuta (con test negativo ai virus epatici A, B, C, D, E) con AST o ALT superiore a 500 U/L, dal 1°gennaio 2022.-Caso correlato epidemiologicamente: soggetto di qualsiasi età che presenta un’epatite acuta (con test negativo ai virus epatici A, B, C, D, E) contatto stretto di un caso confermato, dal 1° gennaio 2022.In base a queste definizioni di caso, che sono in continuo aggiornamento, si adotteranno misure utili ai fini della sorveglianza.
Al momento sono già attivi diversi sistemi, fra cui quello epidemiologico integrato delle epatiti virali acute che sta raccogliendo e trasmettendo al Ministero della salute i dati necessari agli studi epidemiologici e clinici. L’incremento del numero di casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta in età pediatrica deve essere sicuramente monitorato e studiato. Una situazione che alla luce dell’esperienza recente pandemica da SARS-CoV-2 può creare, giustamente, timori e paure. I casi al momento effettivi sono stati poco meno di 200. Non bisogna sottovalutare ma allo stesso tempo non creare allarmismi, confidando negli studi in corso per delineare al più presto un quadro più chiaro.