Il documento italiano: “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia”, spiega e definisce, in circa cento pagine, il concetto di centro senologico specializzato o Breast Unit (Bu), indicandone tutte le caratteristiche che deve possedere. Redatto da un gruppo di lavoro istituito nel 2012 presso il Ministero della Salute, formato da alcuni dei massimi esperti italiani in senologia e finalmente approvato nella Conferenza Stato-Regioni il 18 dicembre 2014, questo documento sancisce la necessità della raccolta informatica dei dati clinici, la verifica della qualità dei percorsi diagnostico-terapeutici e il controllo dei risultati ottenuti con valutazioni interne ed esterne al centro. Le linee di indirizzo in oggetto esigono, altresì, l’inserimento di una nuova figura professionale: il Data manager (Dm) o Coordinatore di ricerca clinica (Ccr).
Il confronto sistematico fra i professionisti coinvolti nel percorso di prevenzione, diagnosi, cura e trattamento delle neoplasie mammarie è basato su criteri espliciti, sull’identificazione degli scostamenti rispetto agli standard conosciuti o di best practice, sull’attuazione delle opportunità di cambiamento individuate e sul monitoraggio dell’impatto delle misure correttive introdotte. Tutto questo necessita di un sistema informatico dedicato che permette il monitoraggio degli indicatori di processo e di esito.
INDICATORI DI PROCESSO E DI ESITO
I primi, ossia gli indicatori di processo, si riferiscono in modo particolare al grado di efficacia nella gestione della patologia e servono ad evidenziare potenziali criticità, monitorandone le variazioni nel tempo. I secondi, ovvero gli indicatori di esito, misurano l’appropriatezza nella gestione della patologia e servono a monitorare l’aderenza ed il rispetto delle raccomandazioni cliniche. Entrambi gli indicatori, definiti dall’Osservatorio Nazionale degli screening (Ons) e basati sui livelli di evidenza scientifica disponibili, sono elementi dinamici, in quanto soggetti a continuo aggiornamento.
Nel caso in cui non si raggiunga lo standard minimo richiesto, il gruppo multidisciplinare della Bu deve concordare le azioni correttive appropriate per poter raggiungere e rivalutare l’aderenza agli standard. Tutto questo richiede, dicevamo, un sistema informatico personalizzato ed integrato al sistema ospedaliero, il data Breast, e la presenza di un Dm/Crc, così come ulteriormente ribadito nel Documento Ministeriale 13 della Risoluzione del parlamento europeo12 e da Eusoma16, che definisce il Dm/Crc come requisito fondamentale di un centro di senologia.
Il Dm/Crc fa parte del core team, ovvero di quel gruppo di professionisti: radiologo, Tecnico sanitario di Radiologia medica, chirurgo, chirurgo plastico, patologo, oncologo, radioterapista, infermiere, che dedicano con continuità parte del loro orario di lavoro alla senologia. Interagendo trasversalmente con tutti i membri, sotto la supervisione del direttore clinico della Breast, il Dm/Crc è di supporto per i medici negli studi sperimentali e li esonera dalle “incombenze” burocratiche e di raccolta dati, consentendo loro e ai professionisti sanitari di dedicare maggior tempo alla persona assistita e al percorso di cura. Oltre alla registrazione dei dati (Data entry), il Dm/Crc in senologia garantisce la qualità, l’integrità e l’immediata disponibilità dei dati derivanti dell’attività clinica, promuovendo l’attività scientifica di una Breast Unit.
L’intervista
Con Anna Angeloni, Tecnico sanitario di Radiologia, già titolare di Funzione organizzativa in amministratore di sistema informatici Mis-Pacs in Diagnostica per immagini, cerchiamo di approfondire l’argomento del Dm/Crc in Breast Unit e chiariamo lo stato dell’arte su questa figura così importante in tutto il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale delle donne con neoplasie mammarie, dallo screening, alla presa in carico e al follow up successivo.
Lei, dottoressa, collabora con la Bu fornendo supporto per la gestione del data breast e per gli aspetti relativi al ruolo del Dm/Crc. Secondo la sua esperienza, quale figura professionale possiede i requisiti per rivestire meglio questo ruolo?
“In altri Paesi europei, il Dm/Crc è già riconosciuto; in Italia è una figura priva di un formale inquadramento professionale. Tra le figure professionali afferenti alle discipline necessariamente coinvolte nella diagnosi e nelle cure delle donne affette da neoplasie mammarie, il Tecnico sanitario di radiologia medica (Tsrm) è sicuramente un professionista sul quale si potrebbe investire per ruolo di Dm/Crc. Il Tsrm dedicato alla senologia fa parte del core team della Bu, ha una formazione in tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia specifica per mammella, è in grado di operare sia nello screening organizzato di primo livello con mammografia 2D in totale autonomia, sia negli ambiti clinici che comprendono le procedure mammografiche del secondo livello di screening e l’attività diagnostica in donne sintomatiche dietro indicazioni specifiche del Medico radiologo. È nel ruolo del Tsrm la compilazione della scheda anamnestica della paziente, con segnalazione di eventuali sintomi e reperti obiettivi rilevanti, la partecipazione alle riunioni multidisciplinari, una proficua comunicazione con il medico radiologo. Rispetto alla qualità della prestazione che il Tsrm assicura anche attraverso la riduzione e il controllo della dose, rispettando i principi di radioprotezione (Alara) e loro applicazione in senologia e l’esecuzione dei controlli di qualità sulle apparecchiature in mammografia analogica/digitale e in tomosintesi, il Tsrm dedicato alla senologia riconosce la qualità tecnica di un mammogramma e la eventuale necessità di ripetizione della stessa. Rispetto alla qualità della relazione, ha capacità di comunicazione e di relazione che facilitino l’esecuzione delle tecniche mammografiche, di ecografia mammaria automatica (laddove eseguita) e di risonanza magnetica mammaria e, quindi, contribuisce alla fidelizzazione e alla riduzione dell’ansia nella donna che si sottopone ad indagine diagnostica senologica. Concludendo, il Tsrm dedicato in senologia non solo ha una formazione complessiva sulle tematiche senologiche e una conoscenza relativa all’organizzazione dei programmi di screening mammografico e all’organizzazione dei Centri di Senologia ma conosce e utilizza il sistema informatico radiologico nelle fasi di accettazione, esecuzione, archiviazione delle immagini e dei referti. Per tutto questo, il Tsrm dedicato in senologia è già una figura di riferimento, sia per le pazienti, sia per le altre figure coinvolte in Bu, in vari momenti del percorso, dalla diagnosi al follow up e/o alla ripresa della malattia”.
Tutto questo può costituire un buon punto di partenza. Quali ulteriori competenze e quale formazione deve avere un Dm/Crc?”
“Il data manager deve possedere competenze acquisite attraverso percorsi formativi definiti e codificati da normative istituzionali, in conformità con i requisiti obbligatori qualificanti della Breast Unit. Numerose le competenze trasversali richieste: conoscenza di software per la gestione dei database, per l’archiviazione e la documentazione dei vari studi, capacità di progettare il database, conoscenza delle Linee Guida sui centri di senologia, degli indicatori di qualità, delle metodologie statistiche di base e relativi software. Il Dm/Crc partecipa alle riunioni settimanali multidisciplinari dove si discutono i casi clinici ed il Pdta della donna presa in carico, supportando con dati statistici, gli specialisti del core-team fino al follow-up del percorso clinico. Poiché deve gestire il processo di lavoro di gruppo per il raggiungimento degli obiettivi o per risolvere problemi, la figura professionale emergente deve, innanzitutto, essere un leader per il ruolo che ricopre, deve avere capacità organizzative, di pianificazione e relazionali”.
Lei è anche amministratore di sistema. Quali le differenze nella gestione dei dati informatici nei due ruoli?
“Entrambe le figure gestiscono dati informatici, l’Amministratore di sistema (AdS) gestisce il sistema informatico dedicato all’imaging in tutte le aree afferenti alla Radiologia e i profili degli utenti/operatori che usano il sistema informatico radiologico; inoltre, l’AdS fa da tramite tra le esigenze cliniche relative al miglioramento del percorso diagnostico e la ditta fornitrice del sistema informatico. Nel mio percorso, la formazione universitaria in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, il Master di amministratore di sistema in diagnostica per immagini e l’esperienza sul campo in qualità di Tsrm in senologia, sono stati fondamentale per l’attuale attività di Dm, per saper interpretare e gestire la pletora di dati con cui ci si deve interfacciare. Il Dm/Crc deve, infatti, finalizzare la raccolta, la registrazione, l’analisi e l’aggiornamento dei dati clinici all’attività scientifica della Breast Unit. La raccolta e l’inserimento dei dati deve essere fatta contestualmente all’iter diagnostico-terapeutico del paziente e solo quando non è possibile, in modo retrospettivo. Le azioni di controllo, attraverso il database clinico, del rispetto degli indicatori di qualità della diagnosi, del trattamento e degli interventi, permettono al core team di agire tempestivamente su eventuali criticità a garanzia di un elevato standard qualitativo delle cure.“