Dopo 985 giorni dalla scoperta del paziente 1 si vuole far passare l’idea che la situazione epidemiologica sia sotto controllo, ma non è così. Anche ora che la malattia è molto meno letale che nella fase iniziale viaggiamo al ritmo di quaranta-cinquantamila morti l’anno di covid, 15 volte di più di quanto ne fa l’influenza, anche perché il virus è molto più contagioso. Senza contare gli enormi costi sociali.
Dall’inizio dell’anno più di 10 milioni di italiani si sono ufficialmente ammalati di covid, ma in realtà i casi sono molti di più. Si stima che dall’inizio dell’anno a oggi, a parte i 42.000 morti e le decine di migliaia di ricoveri, il covid abbia fatto perdere circa 100 milioni di giornate lavorative con una perdita di circa 5 miliardi di euro in termini di ricchezza prodotta.
Basterebbero solo queste considerazioni economiche per spingere un governo responsabile ad avere un atteggiamento attento nei confronti di questo problema. Ma per il governo attuale questo problema semplicemente non esiste. Alcune regioni tra cui la Campania hanno deciso di continuare a dare i dati.
Liberi tutti e si salvi chi può.