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Crediti Ecm 2020-2022: cosa succederà in caso di crediti insufficienti

Non si sono fatte attendere le lettere che il Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie) ha inviato alle Federazioni dei vari ordini dei professionisti sanitari in merito a quanti iscritti hanno completato l’aggiornamento professionale rispettando l’obbligatorietà dei crediti previsti per il triennio 2020-2022.

Dal 2010 gli Ordini possono sanzionare chi non rispetta i 150 crediti previsti per ogni triennio con meccanismi ordinari, dall’avvertimento, alla censura, alla sospensione fino alla radiazione dall’albo. A partire dal prossimo triennio si aggiunge anche un’altra motivazione: quanto previsto dalla legge 233/2021 – art. 38 bis – in cui risulta che dal triennio 2023-2025 l’efficacia delle polizze assicurative stipulate in base alla legge sulla responsabilità professionale sarà condizionata dall’assolvimento di almeno il 70% dell’obbligo formativo individuale del triennio.

Resta ancora una possibilità entro il 31 dicembre 2022 per tutti i professionisti sanitari di colmare il fabbisogno formativo ancora non in regola, ma dal 1° luglio non è più possibile trasferire sul triennio precedente i crediti ottenuti negli ultimi tre anni.

I presidenti delle Federazioni degli Ordini Professionali hanno già ricevuto la ‘’fotografia’’ dei professionisti formati e accreditati in parte già nota, a cui è seguita la comunicazione ai relativi ordini professionali. Una fotografia che gli stessi presidenti auspicano che possa migliorare in futuro, insieme alla partecipazione ai corsi per alzare la percentuale dei colleghi certificati.

È fondamentale in questo periodo di numerosi cambiamenti puntare non sulla sanzione in sé ma sulla consapevolezza che continuare a formarsi non è solo un problema di obbligo formativo ma un fondamento sostanziale del professionista: il programma nazionale di formazione continua in medicina, avviato con la riforma Ter del decreto legislativo 229 e poi ridefinito nel corso degli anni, ha avuto la sua vocazione originaria nell’accompagnare ogni giorno dell’esercizio professionale al fine di chiedersi se la pratica assistenziale in atto fosse ancora basata sulle evidenze scientifiche. Con lo stesso ardore il programma nazionale di formazione continua in medicina continua la sua missione: incentivare la propria crescita professionale e formativa evitando di affondare nelle sabbie mobili del tradizionale detto ben noto in sanità ‘’Abbiamo sempre fatto così’’.

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