«Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere per la fine del mese e inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare – ha spiegato – In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo direttore dell’Istituto di virologia, il professore Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta».
«Lo dico consapevole del dramma che hanno vissuto i pazienti che non ce l’hanno fatta – ha aggiunto Zangrillo – non si può continuare a portare l’attenzione in modo ridicolo come sta facendo la Grecia sulla base di un terreno di ridicolaggine, che è quello che abbiamo impostato a livello di comitato scientifico nazionale e non solo, dando la parola non ai clinici e non ai virologi veri. Il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Ci metto la firma». Quindi ha concluso: «I tamponi eseguiti attualmente negli ultimi 10 giorni hanno una carica virale, dal punto di vista quantitativo, assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti uno o due mesi fa».
La risposta del ministero
Zampa: “Il virus non c’è più? Un messaggio sbagliato che rischia di confondere gli italiani. Al CTS la stima del Governo’’. “Secondo alcuni esperti, del virus Covid-19 non ci sarebbe più traccia in giro perl’Italia.
Se le cose vanno meglio questo è merito delle misure di lockdown assunte dal Governo. In ogni caso, in attesa di evidenze scientifiche a sostegno della tesi della scomparsa del virus, della cui attendibilità saremmo tutti felici, invito invece chi ne fosse certo a non confondere le idee degli italiani, favorendo comportamenti rischiosi dal punto di vista della salute’’. È quanto dichiara in una nota la Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa.
“Nel momento in cui ci accingiamo all’apertura dei transiti da Regione a Regione e un ritorno a una vita il più possibile normale occorre al contrario invitare gli italiani alla massima prudenza, a mantenere il distanziamento fisico, ad evitare assembramenti, al lavaggio delle mani frequente, all’uso della mascherina” – aggiunge Zampa.
“Sento infine il bisogno di esprimere alle e ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico la stima e la gratitudine mia, del Governo e, sono certa, di tutti gli italiani per il duro impegno di questi mesi e per la generosità con cui hanno messo a disposizione le proprie competenze’” – conclude Zampa.
“Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal
Professor Zangrillo con frasi quali il “virus clinicamente non esiste più” e che “Terrorizzare il Paese
è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità”. Basta semplicemente guardare al
numero di nuovi casi di positività a SARS-CoV-2 che vengono confermati ogni giorno per avere
dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus. Aver incrementato di
molto i posti di terapia intensiva è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha
permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere
adeguatamente curati. Inoltre, questi posti rimarranno disponibili per chi in futuro ne avrà bisogno
anche per situazioni cliniche diverse da COVID-19. Dovremmo tutti rallegrarci che le misure di
lock-down abbiano prodotto gli effetti sperati contenendo la diffusione epidemica con risparmio di
tante vite umane e questo risultato inconfutabile deve spingere a continuare sul percorso della
responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni
pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese. E’ altrettanto chiaro, anche a occhi
non esperti, che la gestione clinica dei malati è certamente oggi facilitata dal minor numero di casi
rispetto a quelli osservati nei giorni di picco e da quanto si è imparato in questi mesi. Questi sono i
fatti concreti, il resto opinioni personali”. Lo dichiara Franco Locatelli, Presidente del Consiglio
Superiore di Sanità e membro del Cts.
“Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza. E’
indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente
ridotta nelle ultime settimane. Non va scordato che questo è il risultato delle altrettanto drastiche
misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese.
Peraltro è bene ricordare che la circolazione virale è un processo dinamico, per cui la gradualità e la
cautela nella ripresa delle attività economiche e sociali devono rimanere la nostra priorità.
Soprattutto alla luce delle riaperture del 3 giugno. Del resto, basta vedere come purtroppo la
situazione sia molto diversa in Paesi, come Russia, Messico o India, nei quali queste misure non
hanno potuto essere così efficaci e non hanno dato i confortanti risultati che vediamo nel nostro
Paese“. Lo dichiara il Prof. Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia e
membro del Comitato Tecnico Scientifico.