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Covid-19 e tumore al seno. Come affrontare lo stress.

[dropcap color=”#000000″ style=”style-1″ background=”#ffffff” ] I[/dropcap]n un momento di emergenza sanitaria così grave come quello attuale, dovuto alla pandemia da Covid-19, un’attenzione particolare meritano le donne e gli uomini che stanno affrontando o guarendo da un tumore al seno.
Le persone che affrontano un tumore sono provate da una serie di implicazioni psicologiche, come paure, preoccupazioni, angosce, pensieri negativi, stress, che le portano a percepirsi come fragili e indifese. Possono provare emozioni forti, intense, talvolta devastanti, passando da sentimenti d’incredulità e di smarrimento, all’impotenza, alla perdita del controllo, alla tristezza, fino a raggiungere picchi di ansia e rabbia, in un possibile crescendo di solitudine e d’isolamento.
Tali sensazioni, sovente, non sono disgiunte dall’incertezza per il presente e per il futuro e possono sprofondare, in alcuni casi, anche nell’insorgenza dell’angoscia di morire o in disturbi psicopatologici come ansia e depressione (Fernandes-Taylor S, Adesoye T, Bloom JR., 2015; Campbell-Enns HJ, Woodgate RL. 2015). E’ ben comprensibile, pertanto, come la diagnosi di tumore interferisca pesantemente con i piani di vita, conducendo ad inevitabili variazioni della quotidianità, seppur temporanee (Miaja M., Platas A., Martinez-Cannon A., 2017).

Tale particolare situazione viene oggi esacerbata dalla contestuale insistenza della pandemia da COVID- 19. Le persone già provate da una grave patologia, quale quella neoplastica, si ritrovano a dover fronteggiare il rischio di contrarre una ulteriore malattia infettiva con gravi conseguenze respiratorie, che potrebbe anche avere conseguenze infauste per la loro salute, già compromessa (Yang L., Xu HY., Wang Y., Zhonghua Zhong Liu Za Zhi, 2020; Ueda M., Martins R., Hendrie P.C., McDonnell T., 2020).

In questa situazione è inevitabilmente un aumento dell’ansia, come anche l’insorgenza di una forte paura di contagio e lo sviluppo di una ulteriore sensazione di fragilità e vulnerabilità.

Pensiamo, ad esempio, ai pazienti oncologici che subiscono una immunodepressione dovuta alle terapie anticancro, condizione questa che normalmente genera sentimenti di vulnerabilità, la donna, non potendo contare sul proprio sistema di difesa immunitario, potrebbe sentirsi maggiormente esposta a rischio ed avere un maggiormente pronunciato timore di contrarre malattie Kyun Soung N., Yeon Kim B., 2015).

Di fronte ad una pandemia siamo tutti a rischio contagio e i sentimenti di vulnerabilità, di impotenza, di mancanza di controllo della situazione, possono peggiorare significativamente, sicchè il timore può pervadere anche la vita quotidiana, peraltro già compromessa, e possono trasformarsi in fonte di pericolo reale o percepito anche i più semplici contatti con i propri conviventi.

In un tale contesto, quindi, è molto importante imparare a gestire le proprie preoccupazioni e le proprie angosce, e di seguito si ritiene utile riportare alcuni consigli che possono aiutarci a gestire al meglio la situazione (Yang L., Xu HY., Wang Y., Zhonghua Zhong Liu Za Zhi, 2020; Ueda M., Martins R., Hendrie P.C., McDonnell T, 2020):

  • Chiedere informazioni al proprio medico su come gestire la situazione, su come recarsi in ospedale per continuare le terapie, oppure se, diversamente, sia necessario rimanere a casa.
  • Se si cercano notizie in televisione o online verificane la veridicità, ascoltare canali ufficiali o fonti scritte da professionisti. Rimanere informati sulla situazione ma senza esagerare.
  • Prestare attenzione alle proprie emozioni, accettarle e se si ha bisogno di aiuto, non esitare a chiederlo.
  • Praticare tecniche di rilassamento, come respirazione profonda, meditazione, rilassamento progressivo di Jacobson.
  • Parlare con familiari o amici dei propri sentimenti e pensieri che preoccupanti.
  • Mangiare in modo sano. Chiedere consiglio a un nutrizionista su quali alimenti siano i migliori nella particolare circostanza e situazione.
  • Chiedere aiuto ad uno psicologo se si pensa di non riuscire da solo a gestire questa situazione.

 

Le persone in cura per il cancro spesso riducono le proprie attività, così da poter causare anche una possibile intensificazione dei sintomi di ansia e di depressione.

Il consiglio migliore in tali situazioni, quindi, è quello di cercare di svolgere attività fisica adeguata anche se costretti a rimanere in casa, eseguendo esercizi che sia comunque possibile fare. Prima di iniziare, però, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico curante su quali siano gli esercizi migliori per la propria condizione.

Grande importanza, ancora, ha la capacità di dormire bene durante la notte e, qualora si riscontrino difficoltà è opportuno chiedere aiuto ad un professionista del benessere psicofisico.

Altrettanto utile risulta praticare una buona igiene del corpo, con specifico riguardo a quella delle mani, evitando di toccare oggetti che le persone potrebbero aver toccato provenendo dall’esterno e indossando sempre la mascherina e i guanti in caso di indefettibile necessità di uscire di casa (WHO,2020).

Il corretto utilizzo dei social media, come detto, costituisce un elemento validissimo per mantenere un opportuno ed efficace senso di connessione con gli altri anche se non fisicamente apprezzabile, come anche la lettura e la condivisione di videoconferenze.

Una ulteriore domanda che spesso ci poniamo riguarda la possibilità per i familiari, per gli amici e per gli operatori sanitari di supportare i malati di tumore durante l’emergenza COVID-19.
Semplicemente, bisogna essere sensibili ai loro bisogni, chiedere di quale aiuto possano avere bisogno e di cosa necessitino per sentirsi a proprio agio, per quanto non bisogna mai dare per scontato che desiderino ed abbiano bisogno dell’aiuto che si sta offrendo.
Coloro che stanno affrontando un tumore, infatti, potrebbero non volere essere chiamate o avvicinate per essere aiutate o supportate, pur potendo, invero, necessitare di ulteriore aiuto per gestire le proprie preoccupazioni o per meglio affrontare le esigenze della quotidianità in questo particolare momento di crisi sanitaria.
Dinanzi ad una espressa richiesta di ausilio o di collaborazione è, però, sempre opportuno essere pronti a fornire il proprio contributo e, se a formularla è un nostro convivente, è molto importante organizzare il supporto attraverso una corretta ed articolata suddivisione dei compiti.

 

*Psicologa e psicoterapeuta, esperta in psicologia dell’emergenza e psicotraumatologia

 

 

BIBLIOGRAFIA

  • Yang L., Xu HY., Wang Y., Zhonghua Zhong Liu Za Zhi, Diagnostic and therapeutic strategies of lung cancer patients during the outbreak of 2019 novel coronavirus disease(COVID-19), 2020 – europepmc.org
  • Ueda M., Martins R., Hendrie P.C., McDonnell T., Managing cancer care during the COVID-19 pandemic: Agility and collaboration toward a common goal, 2020 – jnccn.org
  • Miaja M., PlataS A., Psychological impact of alterations in sexuality, fertility, and body image in young breast cancer patients and their partners, Revista de investigacion, 2017
  • Fernandes-Taylor S, Adesoye T, Bloom JR. Managing psychoso- cial issues faced by young women with breast cancer at the time of diagnosis and during active treatment. Curr Opin Support Palliat Care. 2015;
  • Campbell-Enns HJ, Woodgate RL. The psychosocial experiences of women with breast cancer across the lifespan: A systematic review. JBI Database System Rev Implement
  • Kyun Soung N., Yeon Kim B., Psychological stress and cancer, Journal of Analytical Science and Technology volume 6, Article number: 30 (2015)
  • World Health Organization (WHO): https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public

 

 

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