domenica, 11 Giugno, 2023

Giornalesanità.it

In lutto la medicina...

Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta...

Napoli Cardarelli, neuroradiologia interventistica...

La Neuroradiologia del Cardarelli, diretta da Mario Muto è stata identificata dalla Regione...

Il Ministro della Salute...

Secondo incontro delle Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sociosanitarie (medici...

Frana a Casamicciola: Ordini...

"Frana a Ischia, l'Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp di Na è pronto a...
HomeCronacaCoronavirus, Confindustria dispositivi...

Coronavirus, Confindustria dispositivi medici: Test unico nazionale non garantirebbe il corretto accesso all’innovazione

“Confindustria Dispositivi Medici ritiene un errore l’ipotesi di un test unico nazionale per organizzare e pianificare in modo strategico la ripartenza del Paese. La fase 2 dell’emergenza è delicata tanto quanto la prima, gestire in modo appropriato e consapevole la tanto sospirata ripresa è fondamentale per non ritrovarci nel giro di pochi giorni nelle stesse drammatiche condizioni di un mese fa. E i test diagnostici sulla popolazione sono senz’altro la via maestra per la ripresa, ma bisogna considerare con attenzione i rischi a cui ci esporremmo affidandoci a un unico fornitore”.

Questo il monito di Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici che continua: “Innanzitutto la scelta di un unico test espone il nostro Paese al rischio che il fornitore di quel test possa non avere sufficiente capacità produttiva sul medio lungo periodo o nel caso di cambiamenti repentini del fabbisogno. La procedura negoziata semplificata d’urgenza per i kit diagnostici, i reagenti e i consumabili, bandita lo scorso 17 aprile, per 150.000 indagini diagnostiche si è resa necessaria per rispondere alle tempistiche concitate di questa fase, ma non è una gara vera e propria e rischia di sacrificare sia la più ampia partecipazione delle imprese sia un’accurata e approfondita valutazione qualitativa dei prodotti. Più in generale le gare centralizzate, se ripetute nel tempo, orientano fortemente il mercato riducendo la capacità produttiva del tessuto imprenditoriale che opera nel nostro Paese, fatto per il 95% di medie e piccole industrie. Il rafforzamento di questo tessuto è invece fondamentale se vogliamo evitare quanto accaduto per quei dispositivi medici (mascherine e ventilatori polmonari) che il nostro SSN ha avuto difficoltà a reperire nel corso dell’emergenza sanitaria perché mancavano aziende in grado di produrle nel nostro Paese.Per una ripresa sostenibile dal punto di vista della salute pubblica, è fondamentale tutelare il mercato della diagnostica, ed in generale dei Dispositivi Medici, e aprirlo a tutte le imprese che dimostrino di avere prodotti che rispondano a criteri qualitativi severi, e che siano sicuri e certificati. Dobbiamo infine ricordare che il SARS-CoV-2 è un virus nuovo e che la ricerca in questo campo è solo all’inizio. Questo significa che un test unico nazionale scelto oggi possa non garantire il corretto accesso all’innovazione che in questo campo è continua.Siamo consapevoli della grande responsabilità che abbiamo come comparto e orgogliosi di poter dare il nostro contributo in un momento così critico e delicato del nostro Paese. Auspichiamo di poter collaborare attivamente con le istituzioni in modo diretto e propositivo per una ripresa che metta al centro salute, scienza e industria” – ha concluso Boggetti.

Commenti da Facebook
spot_img

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta sempre aggiornato sui temi di maggiore attualità nell'ambito sanitario e ricevi settimanalmente le nostre ultime notizie

Continua a leggere

Approvazione ieri in Parlamento, grazie al lavoro dell’Integruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncoematologiche con UNIAMO, FAVO e AIL

La mozione presentata in Parlamento grazie al lavoro dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncologiche e delle Federazioni UNIAMO e FAVO e AIL, è stata approvata all’unanimità, con particolare focus su diagnosi precoce, accesso ai farmaci e partecipazione delle associazioni...

In lutto la medicina campana, muore Gabriella Fabbrocini, ordinario di Dermatologia della Federico II di Napoli

Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta stamattina nella sua casa a Napoli dove è tornata in ambulanza dopo essere stata dimessa giovedì sera dall’Istituto Pascale di Napoli in condizioni disperate a causa...

Malattie rare: al Bambino Gesù 20 reti europee e 23 centri di riferimento regionali

Il Bambino Gesù partecipa a 20 Reti Europee (ERN) ed è il riferimento per 23 Centri della Rete Regionale del Lazio per le malattie rare. Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, l’Ospedale annuncia l’apertura di un percorso dedicato alla...