Un figlio: la voglia di diventare genitore, le difficoltà ad esserlo, i dubbi e le domande di chi si trova a vivere uno dei momenti più importanti e delicati della vita. Per capire, orientarsi e avere aiuti concreti a piazza Plebiscito a Napoli insieme alla Società italiana di Ginecologia e ostetricia (Sigo) presieduta da Nicola Colacurci, ordinario della Vanvitelli. Da oggi alle ore 10 dal palco allestito in Piazza Plebiscito si parla di natalità con le sue speranze, i suoi desideri, le sue problematiche. Due giorni di informazione e di iniziative con l’aiuto di professionisti esperti che animeranno un Villaggio del benessere riproduttivo dove sarà possibile effettuare visite e check-up gratuiti e chiarire tutti i dubbi e le difficoltà. Ci saranno medici ed operatori per consulti di ostetricia, ginecologia, endocrinologia, andrologia e visite ai bambini fino a12 mesi.
Nel villaggio allestito dalla Sigo a Napoli, oltre alle visite gratuite, sarà possibile assistere a momenti di riflessione su tematiche come il supporto alla natalità, il senso della genitorialità, le tecniche di procreazione medicalmente assistita e denatalità. A confronto personalità scientifiche, accademiche, della società civile, dei mass media, del mondo ecclesiastico ma anche del mondo dei social (come Francesca Valla di Sos Tata e l’ostetrica in rosa.)
Fari puntati sulla natalità: quale futuro è il tema al quale dare risposte scientifiche e umane in questo weekend di settembre. Tante le problematiche affrontate: sia per il benessere riproduttivo della coppia che per la sicurezza del percorso nascita. Insieme alla Sigo in piazza la Società Italiana di Endocrinologia (Sie) e la Società Italiana di Neonatologia (Sin): tre sigle che racchiudono l’eccellenza di professionisti e operatori di questi ambiti sanitari.
Lo scopo dell’iniziativa è parlare di natalità per essere vicini alle coppie ed aiutare le future mamme e i futuri papà a realizzare il loro desiderio con la fiducia di un parto ed una nascita sicura. “Due giorni di informazione ma anche di festa perché è importante affrontare queste tematiche (attuali e complesse) – avverte Colacurci – con l’aiuto di professionisti esperti in un ambiente bello e accogliente come Piazza del Plebiscito. Un approccio a 360 gradi alla galassia natalità quello ideato e realizzato dalla Sigo per coinvolgere le coppie che qui hanno davvero la possibilità di capire, chiarire, affrontare e risolvere i loro dubbi e problemi per aiutare uomini e donne ad avvicinarsi con fiducia all’evento nascita.
Il tema è anche quello delle culle vuote: la natalità in Italia è al minimo storico con un trend che ormai investe anche il Sud. E in Campania, a dispetto della più alta quota di giovani tra 0 e 14 anni (14,1 per cento) e della più bassa fetta di ultra 65enni (20,2 per cento) la denatalità inizia a far sentire i suoi deleteri effetti con la significative riduzione delle iscrizioni a scuola, lo spopolamento dei licei e riverberi anche nelle Università e nell’economia.
Da alcuni anni l’Italia è ultima in Europa per nuovi nati sui residenti sebbene la quota di donne in età fertile sia ancora elevata. Problemi socio-economici, disoccupazione, carenza di nidi e altri presidi di supporto alla genitorialità, contribuiscono a rendere più rare le nascite. Dal 1995 al 2006 i tassi di natalità sono stati in incremento al Centro-Nord e decremento nel Mezzogiorno (Nord da 8.0 a 9.2, Centro da 8.1 a 9.0, Sud da 11.3 a 9.7, Isole da 10.7 a 9.5 nati vivi per mille abitanti). Analogamente il tasso di natalità è passato in Italia da 9.2 a 9.7 per mille abitanti dal 1995 al 2006 mentre allo stato attuale (2020), per la regione Campania, il tasso di natalità si è ulteriormente ridotto attestandosi all’8 per mille e molte regioni del Mezzogiorno sono ben al di sotto della media nazionale.
In particolare, Basilicata (1,10 figli per donna), Molise (1,08) e Sardegna (0,99). Anche nella regione Campania il tasso di fecondità è andato drammaticamente a picco da 1.52 a 1.44 fino ad attestarsi a 1.29 nel 2018, 1,28 nel 2021. Nel 2020, a causa del Covid, in tutte le aree del Paese è proseguito il calo delle nascite anche in rapporto all’erosione per età della popolazione femminile. L’obiettivo è ora sviluppare politiche che sostengano i giovani nei progetti di genitorialità.