“L’istituzione della figura dello psicologo di base rappresenta una svolta per la sanità territoriale della nostra regione – avverte quest’ultimo – una proposta nata nel corso del lockdown nel corso del quale è emersa con forza la necessità di assistere persone messe in difficoltà dalla quarantena, tanto che molti comuni hanno attivato servizi di consulenza psicologica” . “Ringrazio – aggiunge Graziano – l’ordine degli Psicologi della Campania e il sindacato e i colleghi consiglieri che hanno dato un contributo concreto al miglioramento della proposta”. Il servizio assistenziale degli psicologi di base sarà svolto da psicologi liberi professionisti a rapporto convenzionale sotto l’egida delle Asl di appartenenza all’interno dei distretti sanitari e opereranno in collaborazione con Medici di medicina generale, con i pediatri di libera scelta e con gli specialisti ambulatoriali. Spetterà alla giunta regionale invece disciplinare la formazione degli elenchi provinciali e delle graduatorie cui attingere per l’assegnazione degli incarichi convenzionali.
Intercettare precocemente i disturbi psicologici della popolazione in modo che patologie, spesso sottovalutate o trascurate, vengano affrontate in tempo, diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un fiiltro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso, organizzare e gestire l’assistenza psicologica decentrata rispetto ad alcuni tipi di cura, realizzare una buona integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e della salute mentale di secondo livello, e con i servizi sanitari più generali, intercettare e gestire le problematiche comportamentali ed emotive derivate dalla pandemia Covid 19: questi i principali obiettivi della norma che istituisce questa nuova figura all’interno dei tempi distrettuali di assistenza della popolazione.
Le aree di intervento sono molteplici e vanno dai problemi legati all’adattamento (lutti, perdita del lavoro, separazioni, malattia cronica) alle sintomatologie ansioso-depressive, dai problemi legati a fasi del ciclo di vita ai disagi emotivi transitori ed eventi stressanti, dal sostegno psicologico alla diagnosi infausta e alla cronicità/recidività di malattia ; f) Scarsa aderenza alla cura, dalla richiesta impropria di prestazioni sanitarie alle problematiche psicosomatiche oltre che ovviamente il supporto al team dei professionisti sanitari dei distretti di base. “Un servizio attraverso cui vogliamo anche vincere quel pregiudizio che spesso esiste ne riconoscere questo tipo di problemi per tempo” conclude Graziano.