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Caldo Record e Salute: A rischio soprattutto Cuore e Cervello

Il caldo record e senza sosta che sperimentiamo ormai da settimane non è solo dannoso per l'ecosistema ma anche e soprattutto per l'organismo umano.


Il caldo record e senza sosta che sperimentiamo ormai da settimane non è solo dannoso per l’ecosistema ma anche e soprattutto per l’organismo umano. I medici della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) spiegano infatti, come queste condizioni rappresentino un serio pericolo per la salute umana, soprattutto per i soggetti più fragili, come anziani, bambini e persone con patologie preesistenti. A preoccupare sono soprattutto le ripercussioni che le temperature elevate possono avere sull’organismo.

“Il caldo eccessivo determina problemi sanitari, perché può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea”, spiega Alessandro Miani, il presidente di Sima. “Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: un’umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare gli organi vitali e il cervello”.

I disturbi più frequenti legati al caldo sono:

  • Insolazione, che determina eritemi o ustioni anche accompagnate da una sintomatologia analoga al colpo di calore;
  • Crampi, causati da una perdita di sodio dovuto alla sudorazione e ad una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino;
  • Edema, causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata;
  • Congestione, causata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, in questo caso i sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico;
  • Disidratazione, i cui principali sintomi sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa;
  • Colpo di calore, che si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.

Ma le temperature elevate possono anche determinare il peggioramento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti quali pazienti con problemi cardiaci ma anche gli ipertesi, chi ha problemi a polmoni e reni e più in generale gli anziani.

Il caldo nemico del Cuore

Il caldo eccessivo è nemico del cuore nei pazienti affetti da problemi cardiologici e ipertensione. Uno degli aspetti più delicati infatti, riguarda proprio il corretto funzionamento del cuore, e chi assume farmaci antiipertensivi deve controllare costantemente i valori della pressione arteriosa oltre ai dosaggi terapeutici secondo le indicazioni del medico curante.

“In questi casi infatti non bastano gli accorgimenti di buon senso, sottolinea il prof. Ciro Indolfi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic); gli anziani devono aumentare il livello di guardia, consultando il proprio specialista e, nel caso, rimodulare le terapie farmacologiche in ragione del caldo”. Le alte temperature e il tasso elevato di umidità possono causare un maggiore afflusso di sangue alla pelle: è così che il cuore tende a contrarsi più velocemente facendo circolare il doppio del sangue, ogni minuto, rispetto a condizioni ambientali normali e con temperature più basse.

Da qui, il consiglio degli esperti di bere tanto e idratarsi poiché sudore e caldo riducono la quantità di liquidi nel corpo, il volume del sangue e possono portare alla disidratazione. Il caldo pertanto può avere un impatto negativo su tutti, anche per gli anziani che seguono una dieta a basso contenuto di sale o di sodio, per le persone che hanno malattie circolatorie o problemi di circolazione per continuare con gli ipertesi che assumono diuretici, sedativi e farmaci per la pressione sanguigna.

Nel momento in cui un paziente assume contemporaneamente più farmaci, è importante un consulto con il proprio cardiologo per verificare la necessità di ridurre o meno la terapia antipertensiva quando si verificano questi costanti aumenti di temperatura. “Attenzione poi, continua Indolfi, ad alcuni farmaci per il cuore quali i beta-bloccanti, ace-recettori bloccanti, ace-inibitori, calcio-antagonisti e diuretici che possono aumentare la risposta del corpo al calore, e spesso devono essere rimodulati”. In questi giorni, dunque, è bene evitare di stare sotto il sole nelle ore più calde e evitare anche l’esercizio fisico dalle 12 fino al primo pomeriggio “perché il sole è solitamente più forte, mettendo il soggetto a maggior rischio di malattie legate al caldo”, afferma il presidente Sic.

Il “colpo di calore” si riconosce se compaiono mal di testa, vertigini e stordimento, debolezza, nausea, vomito, pelle secca, calda e arrossata, respiro rapido e superficiale, convulsioni, incoscienza o urina scura. “Inoltre, bisogna rimanere idratati bevendo dell’acqua prima soprattutto durante e dopo l’esercizio. Evitare in generale le bevande contenenti caffeina o alcoliche”.

Gli effetti sulla salute mentale

Le alte temperature hanno un impatto negativo anche sulla salute mentale determinando un peggioramento di sintomi quali ansia e depressione, con diminuzione della capacità cognitiva ed aumento dell’aggressività. Nei giorni più caldi infatti, i pronto soccorso degli ospedali si popolano rapidamente di pazienti che soffrono di disidratazione, crisi vagali e delirio. Recenti studi evidenziano un aumento delle visite al pronto soccorso di almeno il 10% nei giorni in cui le temperature raggiungono o superano il 5% della temperatura media del luogo preso in esame.

Le ondate di caldo pertanto, così come altri eventi meteorologici quali inondazioni e incendi, sono collegate ad un aumento dei sintomi depressivi nelle presone che già soffrono di questo disturbo e dei sintomi di ansia in chi soffre di ansia generalizzata. È inoltre stato osservato un legame tra la febbre alta e i tentativi di suicidio e i suicidi: per ogni grado in più rispetto alla temperatura media mensile i decessi legati alla salute mentale aumentano del 2,2% e i picchi di umidità sarebbero collegati a un maggior numero di suicidi. Una revisione di studi inoltre, ha evidenziato una correlazione tra alte temperature e alta umidità con il peggioramento del disturbo bipolare e aumento degli episodi maniacali.

Il calore potrebbe anche ostacolare l’efficacia di alcuni farmaci utilizzati per curare le malattie psichiatriche, riducendone gli effetti e interferendo con la regolazione della temperatura corporea, in particolare tra gli anziani. «Sappiamo che molti farmaci aumentano il rischio di morte correlata al calore, ad esempio gli antipsicotici, che possono sopprimere la sete provocando la disidratazione nelle persone» scrivono Laurence Wainwright, docente di Sostenibilità, Impresa e Ambiente all’Università di Oxford e Eileen Neumann, ricercatrice di Neuroscienze all’Università di Zurigo. «Alcuni farmaci, spiegano, funzioneranno in modo diverso a seconda della temperatura corporea e di quanto è disidratato il paziente, come ad esempio il litio, uno stabilizzatore dell’umore molto potente e ampiamente utilizzato, spesso prescritto per le persone con disturbo bipolare».

Il calore (ma anche il freddo estremo) può però influenzare la salute mentale e la capacità cognitiva anche di persone che non soffrono di disturbi legati alla salute mentale perché lo stress da calore può danneggiare le aree del cervello che si occupano della soluzione di complessi compiti cognitivi. Quando le persone non riescono a ragionare bene a causa del caldo è probabile che vadano incontro a frustrazione che a sua volta può portare all’aumento dell’impulsività e di conseguenza ad episodi di aggressività e violenza perché i livelli di serotonina nel cervello, che tra le altre cose tiene a bada l’aggressività, è fortemente influenzata dalle alte temperature (i delitti più efferati, ma anche le più banali liti tra automobilisti, ci dice la cronaca, sono più frequenti nei periodi estivi).

Sono numerosi gli studi che collegano il caldo estremo con un aumento della criminalità violenta. L’aumento di solo 1-2 gradi di temperatura porterebbe a un aumento del 3-5% delle aggressioni. Si stima che entro il 2090 il cambiamento climatico potrebbe essere responsabile dell’aumento fino al 5% della criminalità a livello globale.

La Prevenzione

Per prevenire e proteggersi dai rischi che le elevate temperature possono determinare sulla salute è necessario seguire alcuni semplici e validi consigli:

  • Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche;
  • Assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale;
  • Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.);
  • Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte);
  • Fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida;
  • Assumere almeno 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura;
  • Quando si esce di casa, proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo;
  • Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde.

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Sono preoccupanti le ripercussioni che le temperature elevate possono avere sull’organismo

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