lunedì, 5 Giugno, 2023

Giornalesanità.it

In lutto la medicina...

Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta...

Napoli Cardarelli, neuroradiologia interventistica...

La Neuroradiologia del Cardarelli, diretta da Mario Muto è stata identificata dalla Regione...

Il Ministro della Salute...

Secondo incontro delle Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sociosanitarie (medici...

Frana a Casamicciola: Ordini...

"Frana a Ischia, l'Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp di Na è pronto a...
HomeBollettini COVID-19Bollettino Covid settimana...

Bollettino Covid settimana 10-16 febbraio 2023

In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19 si specifica che nella settimana 10-16 febbraio 2023 si registrano:

28.354 nuovi casi positivi con una variazione di -8,3% rispetto alla settimana precedente (n: 30.911)

299 deceduti con una variazione di +7,2% rispetto alla settimana precedente (n: 279)

536.080 tamponi con una variazione di -2,0% rispetto alla settimana precedente (n: 547.026)

Tasso di positività del 5,3% con una variazione di -0,4% rispetto alla settimana precedente (5,7%)

Il bollettino settimanale è consultabile al seguente link: https://www.salute.gov.it/covid-19/dati/desktop

Aggiornamento 15 febbraio 2023 – Periodo di riferimento: 06/02/2023-12/02/2023

 
L’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in lieve diminuzione rispetto alla precedente settimana di monitoraggio. Si riduce anche l’impatto sugli ospedali con tasso di occupazione dei posti letto in lieve diminuzione nelle aree mediche mentre è stabile nelle terapie intensive. 
Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.
 
L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia. Si sottolinea l’importanza dei richiami vaccinali negli anziani e nei gruppi di popolazione più fragili, anche considerando la progressiva riduzione dell’effetto protettivo contro l’infezione per SARS-CoV-2 con il passare del tempo, sia dall’infezione pregressa che dalla vaccinazione.

Punti chiave: 
 • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 06–12 febbraio 2023 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 10–16 febbraio 2023 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati hanno contratto l’infezione nella tra fine gennaio e inizio febbraio 2023.
 • Incidenza in lieve diminuzione: I dati del flusso ISS nel periodo 6/2/2023-12/2/2023 evidenziano una incidenza in lieve diminuzione e pari a 47 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 53 per 100.000 abitanti nel periodo 30/1/2023 -5/2/2023. Anche nel periodo più recente censito dai dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute l’incidenza è in lieve diminuzione (48 nel periodo 10/2–16/2/2023 vs 52 nel periodo 3/2–9/2/2023).
 • La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 90+ anni con un’incidenza pari a 82 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si registra una generale diminuzione dell’incidenza in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 53 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).
 • Nel periodo 25 gennaio–7 febbraio 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,71-1,04), in aumento rispetto alla settimana precedente ma sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in lieve aumento ma rimane sotto la soglia epidemica: Rt=0,91 (0,86-0,95) al 7/2/2023 vs. Rt=0,85 (0,80-0,89) al 31/1/2023. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
 • Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 si situa all’1,9% (173/9.145) il giorno 14/2/2023, rispetto al 1,9% (174/9.146) il giorno 7/2/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è stabile passando da 174 (7/2/2023) a 173 (14/2/2023), con una diminuzione relativa dello 0,6%. È stabile anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (16 febbraio 2023) che era pari a 1,6% vs 1,6% al 9 febbraio 2023.
 • In lieve diminuzione il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 5,2% (3.288/63.573) il giorno 14/02/2023, rispetto al 5,7% (3.640/63.587) il giorno 07/02/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 3.640 (07/02/2023) a 3.288 (14/02/2023) con una diminuzione relativa del 9,7%. In diminuzione anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (16 febbraio 2023) che è pari al 5,0% vs 5,4% al 9 febbraio 2023.
 • Nessuna Regione è classificata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020. Nove sono a rischio moderato e dodici classificate a rischio basso. Quattordici Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza. 
 • L’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in lieve diminuzione rispetto alla precedente settimana di monitoraggio. Si riduce anche l’impatto sugli ospedali con tasso di occupazione dei posti letto in lieve diminuzione nelle aree mediche mentre è stabile nelle terapie intensive.
 • Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.
 • L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia. Si sottolinea l’importanza dei richiami vaccinali negli anziani e nei gruppi di popolazione più fragili, anche considerando la progressiva riduzione dell’effetto protettivo contro l’infezione per SARS-CoV-2 con il passare del tempo, sia dall’infezione pregressa che dalla vaccinazione.
 

Commenti da Facebook
spot_img

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta sempre aggiornato sui temi di maggiore attualità nell'ambito sanitario e ricevi settimanalmente le nostre ultime notizie

Continua a leggere

Approvazione ieri in Parlamento, grazie al lavoro dell’Integruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncoematologiche con UNIAMO, FAVO e AIL

La mozione presentata in Parlamento grazie al lavoro dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncologiche e delle Federazioni UNIAMO e FAVO e AIL, è stata approvata all’unanimità, con particolare focus su diagnosi precoce, accesso ai farmaci e partecipazione delle associazioni...

In lutto la medicina campana, muore Gabriella Fabbrocini, ordinario di Dermatologia della Federico II di Napoli

Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta stamattina nella sua casa a Napoli dove è tornata in ambulanza dopo essere stata dimessa giovedì sera dall’Istituto Pascale di Napoli in condizioni disperate a causa...

Malattie rare: al Bambino Gesù 20 reti europee e 23 centri di riferimento regionali

Il Bambino Gesù partecipa a 20 Reti Europee (ERN) ed è il riferimento per 23 Centri della Rete Regionale del Lazio per le malattie rare. Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, l’Ospedale annuncia l’apertura di un percorso dedicato alla...