Firmato due giorni fa il decreto ministeriale che assegna le risorse per il contrasto ai disturbi della nutrizione e alimentazione. Nel piatto delle regioni 25 milioni “che serviranno – dice il ministro – al recupero del benessere fisico e psicologico di chi soffre di questi disturbi”.
Nella legge di bilancio oltre ai 25 milioni contro anoressia e bulimia ne erano stati inseriti altri 27 per l’autismo. I 25 milioni arrivarono grazie a un emendamento approvato nel dicembre scorso al Senato che istituì appunto questo fondo. Sul punto il 21 giugno scorso era stata raggiunta la prevista intesa tra i governi locali.
Le Regioni entro il 21 luglio devono ora presentare il Piano di attività biennale elaborato in coerenza con il “format di progettazione” e secondo la “Guida alla compilazione” inseriti nell’allegato tecnico dell’intesa. Il Ministero della Salute, insieme al gruppo tecnico-scientifico entro il 20 agosto dovrà procedere alla valutazione e alla verifica della coerenza con il format di progettazione rispetto alle linee di intervento sulla base dei criteri. In fase di valutazione il suddetto Gruppo tecnico-scientifico può chiedere integrazioni o chiarimenti e prevedere un confronto tecnico con i referenti progettuali regionali.
Approvati i suddetti Piani, il Ministero della Salute provvederà all’erogazione della prima quota pari al 60% del finanziamento totale;
Entro il 31 ottobre 2023 le Regioni dovranno poi inviare al Ministero della Salute i report sulle attività svolte e la rendicontazione attestante l’impegno/spesa di almeno l’80% della prima quota erogata. Il Gruppo tecnico-scientifico al fine di avere contezza sullo stato di avanzamento delle attività dovrà poi procedere alla valutazione dei Report sulle attività svolte e sulle somme impegnate/spese redatti utilizzando il “format di rendicontazione scientifica ed economica”. Anche in fase di monitoraggio il suddetto Gruppo tecnico – scientifico, può chiedere integrazioni o chiarimenti e prevedere un confronto tecnico con i referenti progettuali regionali.
Entro il 5 dicembre 2023 il Ministero della Salute, sulla base della valutazione erogherà la seconda quota del finanziamento complessivo pari al 40% del Fondo. Entro il 31 ottobre 2024 le Regioni dovranno trasmettere al ministero una relazione illustrativa conclusiva sulle attività progettuali realizzate e sulle spese sostenute a conclusione della sperimentazione progettuale. Entro il 30 dicembre 2024 il Ministero potrà richiedere la restituzione restituzione delle somme corrisposte e non spese.
Il miglioramento del trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione è uno degli obiettivi specifici prioritari individuati dal Piano d’azione nazionale per la tutela della salute mentale in età adulta.
Azioni che prendono le mosse dal report sul monitoraggio del PANSM elaborato dal coordinamento della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, aggiornato dal Tavolo di lavoro tecnico sulla Salute Mentale e presentato nel corso della seconda Conferenza nazionale sulla Salute mentale il 25-26 giugno 2021 e dal documento MARSIPAN (Management of Really Sick Patients with Anorexia Nervosa) del 2010;
In primo piano anche la posizione dell’American Dietetic Association del 2011 e il Report dell’Academy for Eating Disorders del 2012, il quaderno del Ministero della salute n.17/22 luglio-agosto 2013 recante raccomandazioni su “Appropriatezza clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell’alimentazione”.
Così anche per le raccomandazioni prodotte nel documento di consenso da un gruppo di esperti multidisciplinare e multiprofessionale nel contesto della “Conferenza di consenso Disturbi del Comportamento Alimentare negli adolescenti e nei giovani adulti” del 2012, finalizzate ad una gestione appropriata dei DNA, sulla base della valutazione delle evidenze scientifiche sulle aree dell’epidemiologia, della prevenzione e dei modelli organizzativi.
Tutte raccomandazioni generali riportate anche nelle linee guida per il trattamento di pazienti con disordine dell’alimentazione american psychiatric association del 2006, le Linee guida del Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists del 2014, le Linee guida del National institute for Clinical excellence (NICE) del 2017, le Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell’alimentazione del Ministero della Salute pubblicate sul Quaderno della Salute n.29, settembre 2017, strumento per gli operatori sanitari coinvolti nella cura dei disturbi dell’alimentazione, per l’identificazione precoce delle persone che necessitano di un supporto nutrizionale e la messa in atto di tutti i trattamenti integrati ed appropriati.
IL LIBRO
Le domanda da cui partire sono: cos’è che spinge un ragazzo o una persona adulta a centellinare il cibo e le calorie fino a non mangiare più e talvolta morire di anoressia e qual è il meccanismo del disturbo opposto che provoca abbuffate compulsive il cui il corpo è ridotto a qualcosa di degradato in cui riversare ogni tipo di cibo senza freni? Domande a cui prova a rispondere “Affamati d’amore” l’ultimo libro di Fiorenza Sarzanini, giornalista e vicedirettrice del Corriere della Sera. La presentazione del volume è avvenuta venerdì 6 maggio, presso la Biblioteca Medica della Real Casa dell’Annunziata di Napoli. Evento è a cura della Fondazione Ananke di Villa Miralago, importante realtà sanitaria e culturale impegnata anche a Napoli attivamente nel campo dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) attraverso la prevenzione, la divulgazione, la formazione e la ricerca in ambito nazionale.
«Quando sei malata non lo capisci. Arrivi al fondo e non te ne rendi conto. L’immagine che vedi riflessa nello specchio è un’altra. Una te che non corrisponde alla realtà. Si chiama “dispercezione”, adesso lo so. All’epoca non ne avevo idea. In realtà trent’anni fa i disturbi alimentari erano quasi sconosciuti». Così Fiorenza Sarzanini scrive nel suo ultimo volume a proposito della sua esperienza con l’anoressia. L’autrice racconta una storia di malattia e di rinascita e lo fa rivolgendosi ai più giovani, che in tanti oggi combattono contro i disturbi alimentari.
Questa tipologia di disturbi costituisce, infatti, un’emergenza che sembra non trovare un argine alla sua crescita esponenziale. In Italia si parla di quasi tre milioni di persone che soffrono di questa patologia. La pandemia da Covid-19 ha determinato un aumento del 30% dei casi e un abbassamento dell’età di esordio, ponendosi mediamente attorno ai
12/13 anni, con esordi anche in bambini di 8/9 anni.
La presentazione di “Affamati d’amore” si terrà dalle 16,30 alle 18,30 e vedrà la partecipazione di numerosi professionisti e rappresentanti istituzionali, come il Sindaco Gaetano Manfredi e l’Assessore con Delega alla Salute Vincenzo Santagada. L’evento è patrocinato dal Comune di Napoli e da alcune tra le più importanti Associazioni nazionali di genitori e familiari, Consult@noi e Ilfilolilla. Interverranno: Laura Dalla Ragione, referente scientifico per i DCA dell’Istituto Superiore di Sanità e presidente della Società italiana di Riabilitazione interdisciplinare disturbi alimentari e del peso Siridap e Alessandro Raggi, psicoterapeuta e psicoterapeuta e vicepresidente della Fondazione Ananke di Villa Miralago.