Milano, 22 giugno 2020 – Gli Italiani sono sempre più incerti rispetto all’utilizzo di Immuni, l’applicazione di tracciamento dei movimenti personali creata per localizzare e isolare i possibili nuovi focolai di coronavirus in Italia. Se ad oggi, gli italiani che hanno scaricato realmente Immuni sono circa 3,3 milioni (poco più del 6% della popolazione adulta) solo il 39% del campione rappresentativo della popolazione maggiorenne si dichiara disponibile a scaricare e dunque utilizzare (era il 44% a fine maggio, poco prima dell’avvio della sperimentazione in alcune regioni). Cresce la quota di coloro i quali affermano che “certamente la scaricheranno” (il 22% invece del 16% registrato il 29 maggio) ma cala di parecchio la quota di coloro i quali “probabilmente la scaricheranno” (dal 28% di fine maggio al 17% registrato oggi), mentre la percentuale di coloro i quali “probabilmente non la scaricheranno” sale dal 16% al 24%. Questi i risultati di un sondaggio realizzato da EMG Acqua per conto di Public Affairs Advisors nell’ambito della partnership avviata da qualche settimana tra la società leader in Italia nelle ricerche di mercato guidata da Fabrizio Masìa e la società di consulenza nelle relazioni istituzionali fondata da Giovanni Galgano.“Gli Italiani sono ancora scettici sull’uso di Immuni – dichiara Giovanni Galgano, managing director di Public Affairs Advisors – Il campione è sostanzialmente spaccato a metà ma dal panel completo di risposte trapela tanta incertezza”.
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