Dal 12 novembre allerta Salmonella in Campania dopo un caso d’infezione contratta da un bambino di 10 anni di Salerno in visita a Napoli alla Zoo dove ha consumato un panino con i Würstel. Il piccolo una decina di giorni orsono insieme alla famiglia era giunto a Napoli per una visita allo Zoo di Fuorigrotta dove ha consumato un hot-dog in un chioschetto presente del parco. Il giorno dopo dal rientro a casa a Salerno, il minore si è sentito male accusando sintomi gastrointestinali importanti e tali da richiederne il ricovero, poi avvenuto nell’ospedale di Ruggi di Salerno. Sintomi peraltro accusati in seguito anche da un fratellino di 10 mesi a cui è stata evidentemente trasmessa l’infezione per via oro-fecale a causa di oggetti o alimenti contaminati.
Nel corso del ricovero, contestualmente all’avvio della terapia a base di antibiotici e alla somministrazione di flebo per reidratare il piccolo, reintegrare i liquidi persi con il vomito e la diarrea e tenere a bada la febbre e l’infezione, in ospedale sono partite varie batterie di test infettivologici che sono sempre applicati in questi casi per individuare l’origine della tossinfezione. La ricerca di virus e batteri ha dato esito positivo per la Salmonella, microbo che causa infezioni alimentari e del tutto compatibili con la sintomatologia sviluppata dal bambino.
L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA
L’indagine epidemiologica per risalire al contagio ha individuato nel panino consumato a Napoli allo Zoo la probabile causa dell’infezione. I controlli sanitari sono quindi passati per competenza alla Asl Napoli 1 che nello stesso giorno della notifica della segnalazione alcuni giorni fa ha prima individuato il chioschetto, poi ha sospeso le attività di ristorazione e infine sequestrato le derrate in esso presenti per le analisi del caso. A seguito dei minuziosi controlli analitici condotti dal laboratorio specializzato dell’Istituto Zooprofilattico ieri è stata confermata la presenza del microrganismo. Da qui l’immediato allerta epidemiologico scattato in tutta la Campania. La Asl Napoli 1 e anche le altre competenti per il territorio a nord e sud di Napoli, comprese le altre quattro delle altre province della regione stanno eseguendo controlli e ritiri dai supermercati. Intanto anche a Caserta l’Asl ha ritirato ieri alcuni lotti di wurstel dai supermercati a seguito di campioni eseguiti su alcuni lotti wurstel dai servizi veterinari ed inviati all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Si tratta di Wurstel Lecock di pollo e tacchino ‘Scarlino’ in confezione da 10 unità da 100 grammi con scadenza 2 marzo 2023, prodotto da un salumificio di Lecce e distribuito in molti esercizi di vendita nel territorio della Campania e della provincia di Caserta. A chi l’avesse acquistato l’Asl consiglia di non consumare il prodotto ma di riportarlo al punto vendita.
IL RISCHIO INFETTIVO
“A rischio Salmonella – avverte Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e specialista in Igiene – sono tutte le carni poco cotte, soprattutto pollame, Wurtel, Tacchino, ma anche uova, latticini. Il batterio ha una incubazione della 12 alle 36/72 ore e muore durante la cottura. Il consiglio è di cuocere sempre bene i cibi consumati anche nei Pub. A differenza di Tifo e paratifo la sintomatologia è meno importante e si risolve in 4 o 5 giorni di cure soprattutto per reidratare il paziente e fronteggiare vomito e diarrea. Nei casi più gravi servono gli antibiotici. çLa trasmissione può avvenire per via orofecale e contaminazione di tavole e cucina dopo la cottura se l’igiene è insufficiente soprattutto delle mani e delle superfici”.
In tutta la Campania si sta procedendo al ritiro del lotto interessato secondo la lista di distribuzione fornita dal produttore (ditta Scarlino di Lecce). L’allerta è stata diramata su tutto il territorio regionale, nazionale e europeo e al momento si sta ancora procedendo al ritiro in Camoania. Sembra che non ci siano responsabilità del gestore del chiosco dello zoo che potrà riprendere le attività visto l’esito negativo dei tamponi ambientali e sul personale e visto che le positività erano su prodotti confezionati chiusi.
I CONTROLLI DELLA ASL
Intanto la Asl Napoli 1 competente sull’area del capoluogo campano sta effettuando controlli per la sicurezza alimentare quartiere per quartiere. Nei giorni scorsi nella zona adiacente piazza dei Martiri sono state elevate 130 prescrizioni, 8 diffide, 14 sanzioni per 21 mila euro, sequestri per 50 kg di prodotti da forno, 6 sospensione attività.
“Anche questa settimana un’importante attività all’insegna della prevenzione ha caratterizzato il tardo pomeriggio di venerdì 18 novembre – spiega una nota dell’azienda sanitaria – il personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro è infatti entrato in azione per garantire la sicurezza alimentare e con essa la salute degli avventori. A partire dalle 18 e fino a tarda sera, le donne e gli uomini dell’ASL Napoli 1 Centro hanno svolto l’attività di propria competenza verificando il rispetto delle normative vigenti in diverse attività commerciali dell’area adiacente piazza dei Martiti”.



GLI ISPETTORI
I controlli di prevenzione sono stati possibili grazie al lavoro di 36 unità di personale (di cui 3 medici veterinario, 12 medici e 21 tecnici della prevenzione). Sono stati ispezionati 28 esercizi : 21 Ristoranti, 2 Pizzerie, 2 Bar, 1 Rosticceria, 1 Paninoteca e 1 una Pescheria che la sera diventa Ristorante. Sono state erogate 130 prescrizioni, 8 diffide, 14 sanzioni amministrative (per un totale di 21.000 euro) ed è stata disposta la sospensione completa di 6 esercizi commerciali (1 Bar, 2 Ristoranti, 2 Cucine, 1 linea di somministrazione). Inoltre sono stati sequestrati beni alimentari (prodotti da forno) – avviati alla distruzione – per un totale di 50 kg.
«E’ costante l’impegno profuso nell’interesse della salute di cittadini e turisti, al fine di garantire il rispetto di tutte le norme vigenti – commenta il direttore generale Ciro Verdoliva –L’attività di ispezione proseguirà nelle prossime settimane in altre aree della città perché è proprio grazie a questa attività che abbiamo modo di eliminare dal mercato alimenti potenzialmente pericolosi per la salute e far valere le leggi sulla sicurezza alimentare a tutela dei cittadini, ma anche dei tantissimi esercenti che rispettano le regole e che sono vittime di una concorrenza sleale».
Da parte del Direttore generale Verdoliva anche un ringraziamento al personale che sta dimostrando competenza fornendo la propria disponibilità nello svolgimento di mansioni preziose alla città.