[dropcap color=”#000000″ style=”style-1″ background=”#ffffff” ] S[/dropcap]ervizio 118 e Attività Territoriali – azioni per contrastare il rischio aggressioni a carico degli operatori sanitari.
Mercoledì 15 gennaio (ore 10,00) nella sala conferenze della palazzina direzione Ospedale del Mare si terrà la presentazione delle misure messe in campo dalla regione Campania e dall’Asl Napoli 1 Centro per il contrasto al fenomeno delle aggressioni ai danni del personale sanitario del servizio 118. Prima della conferenza stampa saranno mostrati gli strumenti installati sulla prima ambulanza (sistema di telecamere, sistema di geolocalizzazione, sistema pulsante my day, sistema di telemetria e altro). A seguire sarà illustrato il più ampio quadro delle misure che compongono il nuovo sistema di gestione della sicurezza per gli operatori 118 e degli operatori sanitari dei Pronto soccorso.
Sarà presente il Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca.
Dall’inizio dell’anno sono già 10 le aggressioni a personale sanitario registrate a Napoli e provincia e in un caso è stata addirittura sequestrata e dirottata una ambulanza dal Loreto Mare alle Case nuove per un banale soccorso. Dopo la convocazione in prefettura sollecitata dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese arriva il giro di vite.
É massima l’attenzione del Viminale sui gravissimi episodi di violenza ed aggressione agli operatori del 118 in città e in provincia di Napoli, avvenuti in questi ultimi giorni”.
“Dal 15 gennaio saranno attive le prime telecamere sulle ambulanze in servizio nel territorio di Napoli come sollecitato il 16 dicembre scorso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica mentre é prevista la realizzazione da parte dei presidi ospedalieri di sistemi di videosorveglianza collegati con le centrali delle Forze di polizia. Uno sforzo operativo che verrà rafforzato per garantire sicurezza e tutela al personale sanitario quotidianamente impegnato a servizio della comunità”, ha aggiunto la titolare del Viminale.
Mercoledi dunque sarà presentato il piano a Napoli. Ma il fenomeno riguarda tutte le grandi città. In Lombardia nel 2018 sono oltre 3 mila gli episodi denunciati dal semplice insulto alle minacce alle botte. Segno che il fenomeno va contrastato anche con provvedimenti strutturali come quelli in cantiere in parlamento con il ddl 867 che inasprisce le pene. Ma i medici e gli operatori sanitari in prima linea invocano la qualifica di pubblico ufficiale che consentirebbe la procedibilità d’ufficio senza bisogno di querela.
Aggressioni in corsia: arrivano le telecamere

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